martedì 20 maggio 2008

Vicenza - Ville venete, detassare se sono prima casa

Vicenza - Ville venete, detassare se sono prima casa
IL GIORNALE DI VICENZA, 20 maggio 2008

«Se il governo ha davvero in programma di intervenire sull'lci, i soci hanno chiesto che anche le dimore storiche possano beneficiarne». Vicentina d'adozione, Diana Lorena Camerini, presidente delll'Associazione ville venete - una sessantina gli iscritti - conferma che dall'assemblea di Cavasagra di Vedelago, l'altro ieri, è emersa una forte attesa per i provvedimenti promessi in materia di detassazione se le ville sono usate come prima casa. «Il nostro fiscalista ci ha parlato di questa opportunità e ovviamente i soci sono risultati molto interessati - continua la duchessa Camerini, proprietaria di villa Montruglio a Mossano - Ora vedremo se sarà il caso, d'intesa con i proprietari delle dimore storiche di fare un documento insieme e di portarlo all'attenzione del governo». Perchè le cifre, in materia di lei, per le ville venete sono davvero importanti, date le loro vaste superfici. Ricche dimore di campagna ai tempi della Serenissima Repubblica, le ville sono diventate nel tempo un patrimonio anche pubblico, svincolato dalle proprietà terriere che le circondavano, e visitabili per il grande pubblico. I costi sostenuti ai proprietari sono onerosi in termini di manutenzione: molte ville sono oggi location di incontri, convegni, feste e matrimoni, musei, di riusi che in qualche modo continuino a farle vivere.
La presidente dell'Istituto regionale per le ville venete, la vicentina Nadia Qualarsa aggiunge che «tutte le agevolazioni possibili vanno nell'indirizzo di contribuire al mantenimento di uno straordinario patrimonio, per il quale abbiamo studiato misure anche recentissime sui contributi a fondo perduto, sull'innalzamento del tetto massimo dei mutui e sul credito edilizio». Qualarsa promette che si farà personalmente portavoce dei proprietari delle ville con il neoministro Bondi, «perché le ville sono uno dei volti più identificativi della nostra storia: un patrimonio comune, di fronte al quale i proprietari, che non sono più i patrizi di un tempo, fanno ciò che possono».

Nessun commento: