«Reperti inestimabili»
IL GAZZETTINO – 9 luglio 2011
Avvolti con cura in sacchetti di cellophane gli oggetti restituiti dalla terra (F.G.) Lo scavo di Castelnuovo è stato reso possibile dalla collaborazione fra la Regione, il Comune di Teolo e il Parco dei colli Euganei. Che ha messo a disposizione uomini e mezzi per consentire agli archeologi la massima libertà di movimento. E saranno le implicazioni turistiche delle nuove scoperte a trasformare l'area in un «Parcheo». «Sapevamo che il sito c'era - ammette il soprintendente regionale ai beni archeologici, Vincenzo Tiné - ma la sorpresa ha superato ogni aspettativa. Mi sarei accontentato di molto meno, invece qui c'è del materiale importantissimo». «Un villaggio strutturato - continua il soprintendente - di importanza regionale, una vera novità per il Veneto che conferma secoli di frequentazione di quest'area». Nella zona sottoposta ai rilievi di questi giorni saranno posizionati pannelli esplicativi, ma gran parte del materiale dovrebbe essere esposta nel museo nazionale atestino. Una collaborazione fra la soprintendenza e il Parco, il cui direttore Nicola Modica ha seguito da vicino le fasi dello scavo, potrebbe portare alla creazione di un mini-museo proprio a Castelnuovo.
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