VERONA - Palazzo Forti, vertice a Roma Polato: «La vendita si farà»
Venerdì 25 Luglio 2008 L'ARENA
I GRANDI CONTENITORI. L’assessore al Patrimonio è stato al ministero dei Beni culturali
Primo incontro positivo con il dirigente regionale della Soprintendenza, Soragni, che sarà in città il 4 agosto
Qualcosa si muove per la vendita di Palazzo Forti, che fa parte della grande operazione delle vendite immobiliari dalle quali il Comune intende ricavare tra i 110 e i 120 milioni di euro. Ma proprio per Palazzo Forti, sede della Galleria d’arte moderna erano sorte molte polemiche per il lascito testamentario di Achille Forti: il valore stimato come base d’asta sarebbe di 65 milioni.
Il Comune quindi ha voluto procedere con i piedi di piombo e poiché dalla Soprintendenza regionale, che è competente su questa materia, ha già avuto il benestare per l’alienazione di Palazzo Gobetti e Palazzo Pompei, si è rivolto a Soprintendenza e ministero dei Beni culturali per avere un aiuto nell’istruire la complessa pratica per la vendita.
E così martedì scorso l’assessore al Patrimonio Daniele Polato è andato a Roma, nella sede del ministero dei Beni culturali guidato da Sandro Bondi e ha incontrato il diretto regionale della Soprintendenza, architetto Soragni e i dirigenti del ministero al fine di fare chiarezza sui passi da seguire. Polato, che ha potuto contare sui buoni uffici del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Aldo Brancher, ha quindi stabilito i contatti con il ministero di Bondi e ha concordato con Soragni un nuovo incontro operativo questa volta a Verona per lunedì 4 agosto.
«Abbiamo avuto la massima collaborazione e siamo ottimisti», conclude l’assessore Polato, «sulla buona riuscita dell’operazione. Nessuno ha messo bastoni tra le ruote o dato pareri negativi. Le procedure per l’alienazione vanno avanti: si tratta di un iter complesso e delicato per cui è giusto avere il massimo della concertazione».
Venerdì 25 Luglio 2008 L'ARENA
I GRANDI CONTENITORI. L’assessore al Patrimonio è stato al ministero dei Beni culturali
Primo incontro positivo con il dirigente regionale della Soprintendenza, Soragni, che sarà in città il 4 agosto
Qualcosa si muove per la vendita di Palazzo Forti, che fa parte della grande operazione delle vendite immobiliari dalle quali il Comune intende ricavare tra i 110 e i 120 milioni di euro. Ma proprio per Palazzo Forti, sede della Galleria d’arte moderna erano sorte molte polemiche per il lascito testamentario di Achille Forti: il valore stimato come base d’asta sarebbe di 65 milioni.
Il Comune quindi ha voluto procedere con i piedi di piombo e poiché dalla Soprintendenza regionale, che è competente su questa materia, ha già avuto il benestare per l’alienazione di Palazzo Gobetti e Palazzo Pompei, si è rivolto a Soprintendenza e ministero dei Beni culturali per avere un aiuto nell’istruire la complessa pratica per la vendita.
E così martedì scorso l’assessore al Patrimonio Daniele Polato è andato a Roma, nella sede del ministero dei Beni culturali guidato da Sandro Bondi e ha incontrato il diretto regionale della Soprintendenza, architetto Soragni e i dirigenti del ministero al fine di fare chiarezza sui passi da seguire. Polato, che ha potuto contare sui buoni uffici del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Aldo Brancher, ha quindi stabilito i contatti con il ministero di Bondi e ha concordato con Soragni un nuovo incontro operativo questa volta a Verona per lunedì 4 agosto.
«Abbiamo avuto la massima collaborazione e siamo ottimisti», conclude l’assessore Polato, «sulla buona riuscita dell’operazione. Nessuno ha messo bastoni tra le ruote o dato pareri negativi. Le procedure per l’alienazione vanno avanti: si tratta di un iter complesso e delicato per cui è giusto avere il massimo della concertazione».
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