SOMMACAMPAGNA. Si cerca alla pieve la dea Leituria
Lorenzo Quaini
Sabato 26 Luglio 2008 L'ARENA
Studi su una scritta per decifrarne il significato
L’archeologo Vandelli ipotizza che la lapide sia dedicata alla Madonna del latte
Il presidente dell’archeoclub di Verona, Giorgio Vandelli, ha visitato la millenaria pieve di sant’Andrea al cimitero. «Sono venuto a rivedere e riammirare una lapide (o ara) latina del 38 a.C. che riporta una dedica alla dea Leituria, dea misteriosa perchè mai citata altrove. È ritenuta una dea retica (dei popoli Reti) e, oppure, Diana. Sin dagli anni Novanta, l’archeoclub Italia aveva cominciato ad esaminare accuratamente la suggestiva pieve. Alcuni soci guidati da me e da Alberto Leoni, presidente dell’archeoclub di Sommacampagna, avevano notato che negli antichi superstiti affreschi c’era un’anomala concentrazione di Madonne con bambino: ben sei di cui due allattanti. Parere unanime fu che Leituria non fosse Diana ma la versione cristiana dell’antica dea madre pagana. Credo che le due Madonne del latte debbano avere un significato più specifico. Forse il nome Leituria aveva un significato da decifrare».
Recentemente Vandelli ha ipotizzato che non fosse una dea retica e nemmeno veneta, ma che Leituria fosse la trascrizione latina di un teonimo gallo-cenomane degli abitanti in zona. Ha ipotizzato anche che tracce della loro lingua siano passate nel francese attuale. «Con queste premesse», ha proseguito Vandelli, «la soluzione è stata istantanea. Leit è il lait (leggere "le") francese; tur è il tour (leggere "tur"). Completando risulterebbe dea (madre) dispensatrice del latte. La perdurante ed atavica devozione delle madri ha trasformato Leituria nella cristiana Madonna del latte. Ma una Madonna a seno scoperto spesso non è stata ritenuta decorosa e non è entrata in chiesa. Però la devozione popolare ha provveduto in proprio erigendo edicole, capitelli o semplici pitture murali. Esemplare è la Madonna del latte di Bardolino. Nella zona del lago quasi ogni paese ha una Madonna del latte».
Vandelli ha iniziato un censimento per verificare se in Italia le più antiche immagini di Madonna del latte siano maggiormente diffuse in regioni già galliche. Per il Friuli, zona dei galli carnuti (ora Carnia) Vandelli segnala che il maggior santuario, quello della Madonna di Castelmonte, ha una Madonna del latte scolpita sulla facciata. Vandelli chiede collaborazione per avere al suo numero (0457551528) segnalazioni utili per la ricerca.
Lorenzo Quaini
Sabato 26 Luglio 2008 L'ARENA
Studi su una scritta per decifrarne il significato
L’archeologo Vandelli ipotizza che la lapide sia dedicata alla Madonna del latte
Il presidente dell’archeoclub di Verona, Giorgio Vandelli, ha visitato la millenaria pieve di sant’Andrea al cimitero. «Sono venuto a rivedere e riammirare una lapide (o ara) latina del 38 a.C. che riporta una dedica alla dea Leituria, dea misteriosa perchè mai citata altrove. È ritenuta una dea retica (dei popoli Reti) e, oppure, Diana. Sin dagli anni Novanta, l’archeoclub Italia aveva cominciato ad esaminare accuratamente la suggestiva pieve. Alcuni soci guidati da me e da Alberto Leoni, presidente dell’archeoclub di Sommacampagna, avevano notato che negli antichi superstiti affreschi c’era un’anomala concentrazione di Madonne con bambino: ben sei di cui due allattanti. Parere unanime fu che Leituria non fosse Diana ma la versione cristiana dell’antica dea madre pagana. Credo che le due Madonne del latte debbano avere un significato più specifico. Forse il nome Leituria aveva un significato da decifrare».
Recentemente Vandelli ha ipotizzato che non fosse una dea retica e nemmeno veneta, ma che Leituria fosse la trascrizione latina di un teonimo gallo-cenomane degli abitanti in zona. Ha ipotizzato anche che tracce della loro lingua siano passate nel francese attuale. «Con queste premesse», ha proseguito Vandelli, «la soluzione è stata istantanea. Leit è il lait (leggere "le") francese; tur è il tour (leggere "tur"). Completando risulterebbe dea (madre) dispensatrice del latte. La perdurante ed atavica devozione delle madri ha trasformato Leituria nella cristiana Madonna del latte. Ma una Madonna a seno scoperto spesso non è stata ritenuta decorosa e non è entrata in chiesa. Però la devozione popolare ha provveduto in proprio erigendo edicole, capitelli o semplici pitture murali. Esemplare è la Madonna del latte di Bardolino. Nella zona del lago quasi ogni paese ha una Madonna del latte».
Vandelli ha iniziato un censimento per verificare se in Italia le più antiche immagini di Madonna del latte siano maggiormente diffuse in regioni già galliche. Per il Friuli, zona dei galli carnuti (ora Carnia) Vandelli segnala che il maggior santuario, quello della Madonna di Castelmonte, ha una Madonna del latte scolpita sulla facciata. Vandelli chiede collaborazione per avere al suo numero (0457551528) segnalazioni utili per la ricerca.
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