BASILICA PALLADIANA: SCOPERTI RESTI ROMANI E 'CARDO'
Venezia, 19:18 Repubblica online 21 nov. 2008
Basilica Palladiana: i lavori in corte dei Bissari a Vicenza hanno condotto alla scoperta di resti di due costruzioni romane e di un tratto di strada, un nuovo cardo, del quale non si conosceva l'esistenza. Il sorprendente ritrovamento archeologico e lo stato di avanzamento del cantiere di restauro sono stati illustrati alla presenza dell'assessore comunale ai lavori pubblici Ennio Tosetto, del vicepresidente della Fondazione Cariverona, che finanzia interamente i lavori, Ambrogio Dalla Rovere, e del nuovo Soprintendente ai beni archeologici del Veneto Umberto Spigo. L'esito della campagna di scavi archeologici e' stato illustrato dalla dottoressa Marisa Rigoni, della Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto. La campagna di scavi che ha portato alla luce i resti di epoca romana era partita alcuni mesi fa, quando si e' dato inizio ai lavori previsti in corte dei Bissari: nel ventre della corte, infatti, andranno alloggiati i terminali e le centrali impiantistiche che lavoreranno al servizio del salone, delle botteghe e degli ambienti dei piani ammezzati. Era quindi necessario procedere alla cauta rimozione delle strutture in calcestruzzo realizzate a partire dagli anni '50 del Novecento e che formano la struttura che oggi occupa la corte dei Bissari. In quell'occasione alcuni sondaggi effettuati per la verifica delle fondazioni della 'domus comestabilis' hanno messo in evidenza una situazione del tutto imprevista. Si e' constatato infatti che a ridosso della 'domus' una fascia di terreno della larghezza di quattro metri circa per una ventina di metri di lunghezza era stata risparmiata dall'intervento che, dopo la costruzione dell'attuale palazzo degli uffici negli anni '50, aveva visto la realizzazione, nella corte dei Bissari, di un ampio spazio interrato su contra' Catena.
Venezia, 19:18 Repubblica online 21 nov. 2008
Basilica Palladiana: i lavori in corte dei Bissari a Vicenza hanno condotto alla scoperta di resti di due costruzioni romane e di un tratto di strada, un nuovo cardo, del quale non si conosceva l'esistenza. Il sorprendente ritrovamento archeologico e lo stato di avanzamento del cantiere di restauro sono stati illustrati alla presenza dell'assessore comunale ai lavori pubblici Ennio Tosetto, del vicepresidente della Fondazione Cariverona, che finanzia interamente i lavori, Ambrogio Dalla Rovere, e del nuovo Soprintendente ai beni archeologici del Veneto Umberto Spigo. L'esito della campagna di scavi archeologici e' stato illustrato dalla dottoressa Marisa Rigoni, della Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto. La campagna di scavi che ha portato alla luce i resti di epoca romana era partita alcuni mesi fa, quando si e' dato inizio ai lavori previsti in corte dei Bissari: nel ventre della corte, infatti, andranno alloggiati i terminali e le centrali impiantistiche che lavoreranno al servizio del salone, delle botteghe e degli ambienti dei piani ammezzati. Era quindi necessario procedere alla cauta rimozione delle strutture in calcestruzzo realizzate a partire dagli anni '50 del Novecento e che formano la struttura che oggi occupa la corte dei Bissari. In quell'occasione alcuni sondaggi effettuati per la verifica delle fondazioni della 'domus comestabilis' hanno messo in evidenza una situazione del tutto imprevista. Si e' constatato infatti che a ridosso della 'domus' una fascia di terreno della larghezza di quattro metri circa per una ventina di metri di lunghezza era stata risparmiata dall'intervento che, dopo la costruzione dell'attuale palazzo degli uffici negli anni '50, aveva visto la realizzazione, nella corte dei Bissari, di un ampio spazio interrato su contra' Catena.
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