martedì 25 novembre 2008

Multa di 500 euro a chi espone immagini pornografiche. A "rischio" anche i calendari con le top model

Il Gazzettino, 25 novembre 2008
CITTADELLA Nuova ordinanza dell’onorevole sindaco leghista. «Sono intervenuto sulla base di segnalazioni dei cittadini»
Il comune senso del pudore secondo Bitonci
Multa di 500 euro a chi espone immagini pornografiche. A "rischio" anche i calendari con le top model
Cittadella

Esporre al pubblico in esercizi commerciali o aree di pubblico transito riviste, giornali, calendari o manifesti aventi contenuto pornografico, oppure che oltrepassino il buon gusto o dileggino la morale o la pubblica decenza, costerà 500 euro quale sanzione amministrativa, oltre alle spese per la rimozione e la segnalazione all'Autorità giudiziaria. Questo quanto prevede l'ordinanza pubblicata ieri all'Albo Pretorio del Comune, dal sindaco ed onorevole Massimo Bitonci. Dai provvedimenti collegati alla sicurezza dei cittadini a quest'ultimo che va a tutelare i minori e a difendere il pudore ed il decoro pubblico.

«Sono state numerose le segnalazioni dei cittadini che si lamentavano che all'interno di alcune edicole ed in altri esercizi commerciali ed in alcuni muri di alcuni edifici nel territorio comunale erano esposte riviste o cartelloni con immagini se non pornografiche, molto indecorose - spiega Bitonci -. Ho avuto modo di verificare anche di persona ritenendo così necessario regolamentare questo modo di agire, nella tutela principale dei giovani».

E così l'ordinanza dispone nei passaggi fondamentali che "all'interno dei punti vendita il materiale a contenuto pornografico, non dovrà essere visibile ed accessibile direttamente al pubblico, e dovrà essere esposto e custodito in un luogo appositamente separato con l'indicazione della scritta "vietato ai minori". L'ordinanza va anche a sanzionare, applicando il decreto ministeriale del 5 agosto del 2008, "l'affissione di manifesti che rappresentano disegni corredati da frasi e parole dal contenuto osceno al limite della pornografia tali da oltrepassare la soglia del buon gusto e dileggiando pesantemente la morale e la pubblica decenza". Di questo comportamento l'ordinanza prevede la punibilità non solo del responsabile se individuato, ma anche "il soggetto committente per l'affissione del manifesto". A vigilare sull'osservanza della nuova ordinanza la polizia locale e le altre forze dell'ordine.

«L'esposizione di materiale pornografico è regolata dalla legge ed è giusto non sia visibile a chiunque», spiega Fabio Orsenigo titolare dell'edicola-tabaccheria Il giglio di Borgo Bassano che d'accordo su questa linea rimane perlesso su altri aspetti: «È difficile definire quando una locandina o un manifesto che nel mio caso sono pubblicitari ed inviati dalle case editrici, possono superare la morale ed il decoro». Orsenigo ed altri colleghi erano all'oscuro dell'ordinanza prima del nostro contatto. Altre perplessità sono relative all'esposizione del materiale in spazi secondari visto che molte edicole hanno superfici molto limitate e sono di fatto impossibilitate a creare un luogo veramente isolato dal resto dei prodotti. Rimane da capire se certi "papiri" di laurea possano oltrepassare il decoro, come pure alcuni calendari di noti mensili, trasmissioni tv o aziende (ad esempio il Pirelli).

«Ci riferiamo a materiale pornografico vietato ai minori, se poi certe foto - aggiunge Bitonci - possono turbare qualcuno che decide di segnalarlo, sarà l'autorità competente a decidere se si tratta di pornografia o meno».

Michelangelo Cecchetto

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