lunedì 20 ottobre 2008

«Torri, quella delibera è del tutto illegittima»

«Torri, quella delibera è del tutto illegittima»
Chiara Bonan
Venerdì 17 Ottobre 2008 IL GIORNALE DI VICENZA

IL CASO. Fantinato attacca il documento che rinvia al Consiglio la valutazione sul valore architettonico ed estetico
Facchinello: «Lo sviluppo in altezza è un precedente pericoloso». Sandonà: «Chi ci andrà poi a vivere lì?»

«La posizione di chi sta violando un tabù è più difficile di quella di chi lo sta difendendo». Con queste parole Sergio Martinelli, capogruppo di maggioranza, riduce a una battaglia tra conservatori e progressisti la dialettica accesasi in commissione urbanistica tra favorevoli e contrari allo sviluppo in verticale della città, che vede maggioranza e opposizione saldamente arroccate sulle rispettive posizioni. «Sulla nostra decisione - argomenta Martinelli - pesa il piano regolatore di 40 anni fa, su questa base cerchiamo di operare salvando il salvabile».
La bozza di delibera consegnata ai commissari pone delle condizioni nell’accordo tra le parti, ditte proponenti e Amministrazione comunale, che prevede la costruzione, nell’area piano Mar, delle ormai famose “torri di Portoghesi”. Ai due edifici si è aggiunto di recente il progetto relativo a una terza “torre” di cui, secondo il consigliere di opposizione Francesco Fantinato, non si conoscerebbe nulla più che l’altezza approssimativa. In una riunione in cui i giochi sembrano già fatti, e la lettura delle parti del documento solo un accessorio all’approvazione, le voci discordi si sono fatte sentire, mettendo in discussione prima di tutto la legittimità della delibera stessa: il documento prevede infatti che al Consiglio comunale spetti la valutazione sul valore architettonico ed estetico dei manufatti in progettazione. È il consigliere Fantinato a sollevare la questione. «Credo sia inopportuno - afferma - che il Consiglio si dia dei compiti non previsti dalla legge. È un abuso di potere, che viene passato come atto di generosità. Così com’è, la delibera è illegittima. Ho l’impressione che vada rivista. Anzi, da rivedere è l’intero argomento!».
«Non siamo in grado - gli dà man forte Paola Facchinello - di valutare la qualità architettonica degli edifici. Credo che qualsiasi proprietario, ricorrendo al Tar, potrebbe contrastare i nostri pronunciamenti. E così il cittadino, oltre al danno ambientale e urbanistico, potrebbe trovarsi anche a pagare le spese legali». «Per me - ha sottolineato entrando nel merito il consigliere di minoranza - questo sviluppo in altezza è nocivo, poco ecocompatibile e anche pericoloso per la sicurezza. Io sono nettamente contraria. Inoltre l’approvazione di questo progetto costituisce, al contrario di quanto affermato dal sindaco Bizzotto, un precedente. Dato che i cittadini sono uguali davanti alla legge, su quali basi si farà uno strappo per questi proprietari e non per altri? Bisogna essere consapevoli che l’approvazione sarà un punto di non ritorno».
Sugli stessi toni il consigliere dell’Udc, Giovanbattista Sandonà, che ha espresso le sue perplessità anche sulla destinazione d’uso prevista dal progetto (al 90 per cento residenziale).
«Chiesi a Portoghesi chi erano i destinatari del progetto e mi rispose “Coppie giovani, come lei”. Mi sono sentito preso in giro». Torna sul punto Fantinato: «Ho qualche dubbio che quella, nei pressi della stazione, sia una posizione adatta alla residenzialità. Forse un progetto che si basa sulla “bellezza” della struttura avrebbe retto se si fosse trattato dell’eventuale stabile della Provincia di Bassano. Così com’è, no».

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