giovedì 18 marzo 2010

Ancora polemiche, lunedì in Consiglio comunale, sulla cementificazione del territorio.

Ancora polemiche, lunedì in Consiglio comunale, sulla cementificazione del territorio.
18 MARZO 2010, IL GAZZETTINO ONLINE

Ancora polemiche, lunedì in Consiglio comunale, sulla cementificazione del territorio. Sott’accusa la variante al Prg proposta per l’area del vecchio centro civico di Olmo (4.626 metri quadrati) di cui è prevista l’alienazione a destinazione ricettiva: dovrebbe sorgervi un albergo di 24mila metri cubi. Come spiegava l’assessore Molena si concede di fare parcheggi interrati e la deroga sulla distanza da cui il futuro edificio dovrà stare dalla strada, la Sp 38: da 20 a 5 metri. Il tutto per rendere l’area più appetibile per il privato, «dando anche una maggiore flessibilità per realizzare uno stabile bello» ha chiarito Matteo Campagnaro (Pd): idem Gioppato (Pd). «Potremo mettere all’asta l’area ponendo il privato nelle condizioni di fare una proposta, perché con le attuali distanze e la vicinanza di altre costruzioni sarebbe difficile costruirvi un albergo. Ogni progetto dovrà comunque sempre passare in consiglio» ha chiuso Molena.
Ma la minoranza ha criticato il provvedimento e la cubatura dell’albergo, ritenuta eccessiva. «La Sp 38 è trafficata, quella zona di Olmo è stata già oggetto di pesante edificazione: altri 24 mila metri cubi sono già tanti ma questa soluzione sarà ancor peggiore come impatto. Così si continua a rovinare il territorio» lamentava Bernardi (Pdl) chiedendo almeno di stare a 10 metri. Michieletto (Gente comune) ha anche messo in dubbio la variante dal punto di vista normativo. «Dare modo di fare tale edificio a 5 metri da una Provinciale e cassando l’obbligo dei parcheggi alberati significa che siamo alla desertificazione dell’urbanità. Mi vergogno di essere in un consiglio che vota tali atti» ha sbottato Rigo (Pdl).
Critiche pure dalla Lega, ma anche dalla consigliera del Pd Francesca Trevisan, che ha accusato l’amministrazione di voler «liquidare con leggerezza modifiche alle attuali previsioni e norme del Prg, di non vi è alcuna necessità». Alla fine la variante è passata coi voti di tutta la maggioranza eccetto Trevisan, contraria come il centrodestra.

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