martedì 5 febbraio 2013

Nasce un Osservatorio per salvare il paesaggio

Nasce un Osservatorio per salvare il paesaggio
Elisabetta Papa
L'Arena - Il Giornale di Vicenza, 09/11/2012
Il territorio della Bassa è al centro di un complesso progetto di valorizzazione
Anche i cittadini potranno segnalare luoghi da tutelare e rivalutare

Uno speciale osservatorio del paesaggio per iniziare a guardare con occhi diversi il nostro territorio, riscoprendone il passato ed esplorandone il presente. n tutto grazie a nuovi progetti di valorizzazione e riqualificazione paesaggistica che saranno costruiti non solo con i suggerimenti che arriveranno dai 31 Comuni interessati, ma anche da Fondazioni, associazioni locali e da tutti cittadini che lo vorranno. I quali, prima solo su Facebook, poi tramite altri strumenti, potranno inviare foto, curiosità e qualsiasi altro materiale utile. Muoverà i primi passi proprio da qui, e con questi lungimiranti obiettivi, il nuovo «Osservatorio locale sperimentale del paesaggio della Pianura veronese», fondato da Regione, Consorzio di Bonifica Veronese, Gal della Pianura Veronese - enti finanziatori insieme alla Fondazione Cariverona - e Iuav, Università di architettura di Venezia. n progetto, che grazie alla collaborazione della Fondazione Fioroni di Legnago e del Dipartimento Tesis dell'Università di Verona, sta per essere avviato come braccio operativo veronese dell'Osservatorio regionale del paesaggio del Veneto creato nel 2011, verrà presentato oggi, alle 17.30, al Centro ambientale archeologico di via Fermi. A svelarne finalità e metodi di attuazione saranno Maria Chiara Tosi, docente Iuav, l'ingegner Alberto Piva, del Consorzio di Bonifica, Andrea Ferrarese, direttore della Fondazione Fioroni e Marco Ranzato, della Latitude, Platform for Urban Research and Design. Con l'aiuto degli esperti, il pubblico potrà così conoscere da vicino le aree di riferimento dell'Osservatorio del paesaggio della Pianura Veronese che sono comprese tra la fascia delle risorgive a nord, il Fissero-Zàrtaro-Canalbianco a sud, il corso del fiume Adige ad est (anche con la parte di territorio comunale di Legnago che si trova in sinistra Adige) ed il fiume Tartaro ad ovest. All'incontro si potranno conosce le attività in programma. L'Osservatorio, che durerà 18 mesi prorogabili ad un altro anno e mezzo, porterà con sé convegni, escursioni guidate, manifestazioni, laboratori scolastici, formazione di tecnici e progetto degli studenti dello luav di Venezia per il Bussi focus group aperti alla popolazione locale sulle tematiche del paesaggio. Ma, soprattutto, significherà condivisione di informazioni tramite un'apposita piattaforma digitale - con cui si avrà libero accesso ad archivi di mappe, fotografie, studi pubblicazioni - ed alla realizzazione di un atlante del territorio. «Uno strumento di lettura dell'ambiente, per scuole e professionisti della progettazione», spiega l'ideatore e curatore Andrea Ferrarese, «capace di ricostruire la lunga formazione del territorio, fornire punti di osservazione cronologici e rendere quella visione d'insieme sulla nostra terra piana' che tante volte ci sfugge». «Abbiamo coinvolto nell'Osservatorio istituzioni come la Fondazione Fioroni ed il DipartimentoTesis», precisa Antonio Tomezzoli, presidente del Consorzio di Bonifica Veronese, «perché sono realtà che conoscono bene il territorio e sono perciò in grado di coinvolgere anche le amministrazioni locali». Chiunque voglia già prendere parte attiva al progetto può collegarsi a www.facebookcom/PianuraVeronese. Osservatoriodelpaesaggio

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