Negrar (Verona). È guerra contro i campi sportivi davanti alla villa
Martedì 16 Giugno 2009 PROVINCIA Pagina 22 L'ARENA
La Regione ha già dato il via libera
Massignan: «Chiederemo aiuto alla Soprintendenza Il territorio e i suoi tesori vanno salvaguardati»
Levata di scudi contro la decisione della Regione di dare l’ok alla realizzazione dei campi sportivi davanti a una villa veneta. E ora si spera nella Soprintendenza e in un nuovo sindaco. «Ci muoveremo nella sede della Soprintendenza, perché venga ampliato il vincolo attorno alla quattrocentesca villa veneta, detta Palazzo Bertoldi», attacca Giorgio Massignan di Italia Nostra. «L’importanza di una villa veneta è determinata anche dall’area che la circonda. Non vi si possono costruire attorno case e campi sportivi. Una pubblica amministrazione che si rispetti guarda a queste cose: dove sono finite le promesse di salvaguardare il territorio?». E continua: «Vi sono tanti luoghi dove realizzare i campi sportivi: bisogna farli proprio lì? Vi sono interessi privati e la solita volontà di speculare con le case, ecco perché si trovano tutte le giustificazioni a questa operazione. Ennesimo caso di “negrarizzazione”». E aggiunge: «Come si fa a costruire i campi sportivi, con tutto il traffico che attireranno, in una strozzatura della strada, causando problemi di traffico enormi sulla strada statale e vicino alla curva? Voglio sperare che un assurdità simile non venga realizzata». Tra le tante lamentele si leva anche la voce di Pieralvise di Serego Alighieri, presidente dell’associazione Salvalpolicella: «Ecco un altro esempio di come sia considerato oggi in Veneto il patrimonio paesaggistico, storico e achitettonico. È curioso leggere le dichiarazioni del sindaco uscente, che ci rassicura sulla “mancanza di impatto” della realizzazione degli impianti sportivi di fronte a villa Bertoldi: non dimentichiamo che oltre ai campi sportivi sono previsti 13 mila metri quadrati di insediamenti residenziali e abitativi.
Com’è possibile che non ci sia impatto? Ed è quanto meno curioso pure che la Regione abbia approvato una simile iniziativa. Non solo ha approvato i nuovi campi sportivi, ma anche i nuovi condomini. A questo punto non resta che sperare in un futuro sindaco, coraggioso, che abbia il fegato di stracciare il progetto e dare un importante segnale di inversione di rotta sulla gestione del territorio. Per la comunità di Negrar sarebbe forse l’ultima occasione di modificare in positivo l’immagine generalizzata del paese». E spulciando il piano territoriale regionale, Serego sottolinea cosa dice il documento regionale a proposito di Ville Venete: «La Regione d’intesa con l’Ente regionale ville venete favorisce l’elaborazione di strategie per la tutela delle stesse, alla salvaguardia dei contesti paesaggistici storicamente connessi, alla promozione della loro conoscenza». G.G.
Martedì 16 Giugno 2009 PROVINCIA Pagina 22 L'ARENA
La Regione ha già dato il via libera
Massignan: «Chiederemo aiuto alla Soprintendenza Il territorio e i suoi tesori vanno salvaguardati»
Levata di scudi contro la decisione della Regione di dare l’ok alla realizzazione dei campi sportivi davanti a una villa veneta. E ora si spera nella Soprintendenza e in un nuovo sindaco. «Ci muoveremo nella sede della Soprintendenza, perché venga ampliato il vincolo attorno alla quattrocentesca villa veneta, detta Palazzo Bertoldi», attacca Giorgio Massignan di Italia Nostra. «L’importanza di una villa veneta è determinata anche dall’area che la circonda. Non vi si possono costruire attorno case e campi sportivi. Una pubblica amministrazione che si rispetti guarda a queste cose: dove sono finite le promesse di salvaguardare il territorio?». E continua: «Vi sono tanti luoghi dove realizzare i campi sportivi: bisogna farli proprio lì? Vi sono interessi privati e la solita volontà di speculare con le case, ecco perché si trovano tutte le giustificazioni a questa operazione. Ennesimo caso di “negrarizzazione”». E aggiunge: «Come si fa a costruire i campi sportivi, con tutto il traffico che attireranno, in una strozzatura della strada, causando problemi di traffico enormi sulla strada statale e vicino alla curva? Voglio sperare che un assurdità simile non venga realizzata». Tra le tante lamentele si leva anche la voce di Pieralvise di Serego Alighieri, presidente dell’associazione Salvalpolicella: «Ecco un altro esempio di come sia considerato oggi in Veneto il patrimonio paesaggistico, storico e achitettonico. È curioso leggere le dichiarazioni del sindaco uscente, che ci rassicura sulla “mancanza di impatto” della realizzazione degli impianti sportivi di fronte a villa Bertoldi: non dimentichiamo che oltre ai campi sportivi sono previsti 13 mila metri quadrati di insediamenti residenziali e abitativi.
Com’è possibile che non ci sia impatto? Ed è quanto meno curioso pure che la Regione abbia approvato una simile iniziativa. Non solo ha approvato i nuovi campi sportivi, ma anche i nuovi condomini. A questo punto non resta che sperare in un futuro sindaco, coraggioso, che abbia il fegato di stracciare il progetto e dare un importante segnale di inversione di rotta sulla gestione del territorio. Per la comunità di Negrar sarebbe forse l’ultima occasione di modificare in positivo l’immagine generalizzata del paese». E spulciando il piano territoriale regionale, Serego sottolinea cosa dice il documento regionale a proposito di Ville Venete: «La Regione d’intesa con l’Ente regionale ville venete favorisce l’elaborazione di strategie per la tutela delle stesse, alla salvaguardia dei contesti paesaggistici storicamente connessi, alla promozione della loro conoscenza». G.G.
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