giovedì 4 giugno 2009

Distributori in città, Coca-Cola si ritira

Distributori in città, Coca-Cola si ritira
Ma. Co.
Corriere del Veneto 03/06/2009

VENEZIA — Il piano pro­gettato da mesi e poi saltato al momento della firma. Le polemiche sollecitate e solle­vate da buona parte dell’opi­nione pubblica. Poi il bando. Che in origine doveva essere pronto dopo una settimana e invece ha visto la luce un mese dopo. Insomma, un polverone troppo grande an­che per una multinazionale come Coca-Cola. E l’azienda dice no. Non parteciperà alla gara comunale per i circa du­ecento distributori da piazza­re tra uffici e imbarcaderi. «Abbiamo altre priorità» conferma Alessandro Magno­ni, direttore affari generali di Coca-Cola Hbc Italia. Ma la competizione non andrà per questo motivo deserta. A contendersi la partita (oggi dovrebbe esserci l’apertura delle buste) due soggetti. A quel che si dice due leader di un settore che attualmente, per fatturati e copertura, è guidato dalla Ivs Italia.

Sventato per Ca’ Farsetti il pericolo di ricominciare tut­to daccapo, magari attraver­so una trattativa privata, ben presto nei 13 imbarcaderi dell’Actv e nelle motonavi ar­riveranno quindi i distributo­ri automatici che dovrebbe­ro portare nelle casse del Co­mune qualcosa come cinque milioni in cinque anni. Euro più, euro meno. Perché anco­ra non si sa quanto i due gruppi abbiano deciso di in­vestire rispetto alla base d’asta, fissata appunto in cin­que milioni. «Per noi cambia poco — dice il capo di Gabi­netto Maurizio Calligaro — il fatto che non ci sia Co­ca- Cola ha importanza relati­va. L’aspetto fondamentale è che il bando non andasse de­serto e a quanto pare questo pericolo non c’è». A meno di sorprese dell’ultim’ora (fa fe­de il timbro postale) dovreb­bero essere due le società che si contendereanno la piazza veneziana a colpi di distributori automatici. Boc­che cucite sui nomi, e in fon­do la cosa ha importanza re­lativa. Se non fosse che, co­me previsto dal bando, il vin­citore entrerà di diritto nel­l’esclusivo club degli Amici di Venezia. Dando un occhio a fatturati e distribuzione (la gara parlava di almeno 20 milioni di fatturato e di 500 distributori in esercizio) ai primi due posti troviamo Ivs Italia che ha un fatturato di molto superiore ai 100 milio­ni, e il gruppo Argenta. An­che se nelle ultime settima­ne sono stati numerosi i so­pralluoghi effettuati negli imbarcaderi Actv e non solo da parte delle due società. In attesa di veder installati i di­stributori — sperando che la partita non si risolva, come altre in città, con un pari e patta — sulla vicenda rimar­rà l’alone Coca-Cola. Risalita di recente alle cronache per via dello spot «sulla felicità» criticato da Caorle e dintor­ni, la multinazionale di At­lanta non ha evidentemente digerito l’affaire Venezia e ha deciso di fare ugualmente il sopralluogo ma alla fine di non partecipare alla gara. «Abbiamo altre priorità — conferma il direttore affari generali Coca-Cola Alessan­dro Magnoni — in bocca al lupo ai partecipanti ma noi non ci saremo. Altri obietti­vi? Sì, e stiamo chiudendo in questi giorni».

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