venerdì 6 novembre 2009

Castel San Pietro, presto il sì della Soprintendenza

Castel San Pietro, presto il sì della Soprintendenza
Mercoledì 04 Novembre 2009 L'ARENA

CULTURA. La Fondazione Cariverona illustra in commissione urbanistica il progetto del museo

Poi l’iter proseguirà, inizio dei lavori forse già entro la fine dell’anno Uboldi (Pd): «Con l’archeologico la collina diventi un parco museale»

Tra alcuni giorni arriverà la risposta della Soprintendenza regionale sul progetto di riqualificazione di Castel San Pietro e quindi l’iter proseguirà spedito tanto che i lavori potrebbero partire già prima della fine dell’anno. È quanto è stato comunicato alla commissione Urbanistica dai progettisti Stefano Gris ed Elisabetta Bedeschi che, insieme al responsabile dell’ufficio tecnico di Fondazione Cariverona, Renzo Avesani, hanno illustrato il progetto.
Il piano della ristrutturazione che trasformerà l’ex caserma austriaca, ceduta nel 2006 dal Comune alla Fondazione per circa 11 milioni di euro, in un museo d’arte moderna e contemporanea, è stato presentato alla Soprintendenza di Venezia il 15 ottobre scorso e i progettisti si attendono un parere positivo a giorni. Nel frattempo la Fondazione è già andata avanti con la progettazione ed è praticamente pronta per aprire il cantiere che durerà due anni e che costerà circa 15 milioni di euro.
Gris ha spiegato nel dettaglio il futuro di Castel San Pietro, soffermandosi in particolare sulla cisterna viscontea che diventerà il fulcro multimediale dell’intero percorso museale, e sul ripristino della funicolare con la creazione di una nuova stazione di arrivo. E proprio sulla funicolare si sono concentrate le maggiori curiosità da parte dei consiglieri.
Roberto Uboldi (Pd), lanciando la proposta di collegare al futuro museo d’arte moderna e contemporanea anche il vicino museo archeologico, tramite una convenzione che trasformi la collina nel «piatto forte della cultura cittadina», ha chiesto lumi sulla scelta della funicolare piuttosto che sulle ipotesi di ascensore e scala mobile. Il progettista ha spiegato che si è voluto ripristinare la situazione originale perché costituirebbe un minor impatto visivo. Inoltre ha aggiunto Gris, «è previsto sul lato sinistro della funicolare un piccolo parcheggio, ma sarà oggetto di un progetto integrato anche perché ci sono da risolvere questioni di proprietà».
E proprio sulla proprietà, ancora comunale, della vecchia stazione di partenza della funicolare, si è invece espresso Francesco Spangaro (Lista Tosi) ricordandola come storica sede del Teatro Laboratorio e chiedendo l’eventuale convivenza sia dell’attività teatrale che della funivia. Avesani ha risposto: «Ci sono delle difficoltà tecniche, ma in ogni caso sarà necessario trovare un accordo con l’amministrazione comunale che è proprietaria dello stabile».
G.C.

Nessun commento: