domenica 14 aprile 2013

Giù le mani da Asolo, Salviamo la Bellezza che ci può salvare

Giù le mani da Asolo, Salviamo la Bellezza che ci può salvare 
Marco Michielli, Presidente Confturismo Veneto 
Corriere del Veneto 13/4/2013 

Quali dolorosi versi dedicherebbe Robert Browning al cemento che minaccia Asolo? Quali fotografie potrebbe scattare Freya Stark se sullo sfondo di quel paesaggio dovessero stagliarsi, tra la collina e il piano, una zona industriale e 700 villette nuove? Su quale futuro scenario sta per infrangersi l'ideale di bellezza di Eleonora Duse e Caterina Cornaro? Ne sono certo, si stanno già rivoltando nella tomba. Il Pat progettato per quello che fu il loro luogo elettivo grida vendetta. Ancora una volta i sindaci rischiano di essere i peggiori nemici del loro territorio. Asolo, gioiello architettonico incastonato in un'altrettanto importante realtà paesaggistica, non deve piegarsi agli interessi di immobiliaristi che sembrano ignorare la realtà: 400mila appartamenti invenduti nel Veneto e una distesa di capannoni deserti. Con la crisi che ammazza le imprese e blocca il mercato edilizio, e la necessità di ristrutturare anziché costruire, stiamo per assistere all'ennesima speculazione che gli enti pubblici dovrebbero ostacolare anziché favorire. E non vorrei che sotto sotto, oltre a tutto questo che è già abbastanza, ci fosse il tentativo di costruire un centro commerciale, l'ennesimo in una regione già martoriata e con i consumi allo stremo. 

Qualche anno fa, facendo riferimento alle seconde case di nuova costruzione a Cortina, le avevo definite un «tumore per il turismo»: oggi non ho cambiato idea, e quella definizione la estendo anche alle zone industriali e commerciali che, insistentemente e a dispetto di una realtà e di esigenze che viaggiano in senso opposto, continuano a minacciare l'invasione del paesaggio, la nostra Bellezza Interna Lorda, come l'ha definita il direttore del Corriere del Veneto qualche tempo fa. Un brutto vedere è un colpo al cuore e, se è vero com'è vero, che il turismo è fatto soprattutto di emozioni, noi questo non dobbiamo accettarlo. Confturismo Veneto è impegnata su più fronti per affermare la necessità di un rinnovamento, in direzione sostenibile e a difesa della Bellezza come condizione indispensabile per il turismo. Il rilancio del Veneto deve ripartire proprio dalla Bil, felice acronimo che indica la vitalità di un patrimonio capace di formidabili risultati anche sul piano economico, dal quale inizialmente prescinde. 
Ecco perché ho sottoscritto l'appello lanciato su facebook dall'ex sindaco ed ex assessore alla Cultura del Comune di Asolo. La minaccia racchiusa nel Pat asolano sta facendo il giro del mondo e avrà anche per questo infelici ripercussioni sul piano turistico, con danni d'immagine per tutto il Paese: li vedo già, all'estero, scuotere la testa dopo aver letto gli articoli comparsi su The Guardian e nelle maggiori riviste straniere di ambiente e paesaggio, oltreché, naturalmente, sulla stampa nazionale e locale italiana. Perciò lancio un appello ai veneti: chiediamo di lasciare ai nostri figli orizzonti degni della nostra storia e del nostro futuro, di capire che in un periodo di crisi come questo c'è bisogno di comprendere da dove veniamo per non commettere gli errori del passato e guardare avanti senza doverci vergognare.

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