Castel San Pietro risorge «Cantiere entro l’anno»
Martedì 13 Ottobre 2009 CRONACA Pagina 8 - L'ARENA
FONDAZIONE CARIVERONA. Illustrato nella sede di via Forti il progetto per il recupero dell’ex caserma austriaca
La ristrutturazione costerà tra i 12 e i 15 milioni. Altri 3 per il ripristino della funicolare. Previsti due anni di lavori
Dopo l’abbandono e il degrado, ecco la risurrezione di Castel San Pietro, che verrà trasformato in museo d’arte moderna e contemporanea. Nella sede della Fondazione Cariverona, che nell’ottobre del 2006 acquistò dal Comune lo storico edificio per 11 milioni e 50mila euro, ieri, il presidente della Fondazione, Paolo Biasi e il progettista, l’architetto Stefano Gris, hanno illustrato il piano di ricupero. «Il progetto», sottolinea Biasi, «è frutto di tre anni di lavoro e il cantiere, se tutto va bene, potrà essere avviato entro la fine dell’anno».
Una buona notizia, quindi, per i veronesi che da decenni assistono con rassegnazione al declino dell’ex caserma austriaca, evidenziato nei giorni scorsi da un’inchiesta del nostro giornale.
Il costo dell’intervento di restauro conservativo e di costruzione delle nuove strutture, fanno sapere nella sede della Fondazione, in via Forti, andrà dai 12 ai 15 milioni di euro. Il progetto presentato ieri è costato un milione e 600mila euro. Dopo un ulteriore passaggio al vaglio della Sovrintendenza ai beni storici e architettonici, servirà l’approvazione finale da parte del Consiglio comunale. La Fondazione conta di avere in mano il permesso a costruire entro breve per poter cominciare i lavori per la fine dell’anno.
[FIRMA]CISTERNA VISCONTEA. A rallentare la progettazione, fa sapere l’architetto Gris, sono state le verifiche archeologiche che hanno portato al ritrovamento di un’enorme cisterna sotterranea di epoca viscontea, costruita tra il XV e il XVIII secolo, della quale si era perso il ricordo. «Anche tale struttura, profonda 18 metri e con una capienza di 3.500 metri cubi», spiega il progettista, «sarà visitabile e integrata in un percorso museale». In particolare, essa ospiterà un progetto multimediale sulla storia della città.
FUNICOLARE. I principali interventi, per la trasformazione in museo di Castel San Pietro, riguardano il restauro dell’edificio esistente, la cui struttura sarà mantenuta integra, la costruzione nella parte retrostante di una grande hall di ingresso interrata e il ripristino della funicolare, con la creazione della nuova stazione d’arrivo. La stazione di partenza, invece, sarà recuperata nella sua struttura attuale. Solo questa operazione costerà circa tre milioni di euro. «Abbiamo verificato la possibilità di rimettere in funzione tale mezzo di trasporto per raggiungere l’edificio e scartato l’ipotesi di un ascensore inclinato. Sarebbe stato uno stravolgimento dell’idea originale», osserva il presidente.
La progettazione della funicolare sarà completamente a carico della Fondazione. Il Comune, da parte sua, si è reso disponibile all’effettuazione di sopralluoghi lungo il percorso.
RISTORANTE. Attraverso la hall, dove si troveranno biglietteria, guardaroba, punto informazioni e bookshop, si accederà alle zone espositive collocate all’interno del corpo centrale dell’edificio, su tre livelli. Nelle due torri laterali, invece, ci saranno i servizi annessi al museo: aule didattiche, laboratori, sala conferenza e uffici. Sulla grande terrazza centrale, con vista panoramica sulla città, saranno costruiti un ristorante e una biblioteca-sala di lettura. Le terrazze panoramiche diventeranno luoghi per l’esposizione all’aperto.
HALL SOTTERRANEA. Al centro della hall, nella parte sotterranea di nuova costruzione, si vedrà la cupola in mattoni della cisterna viscontea, che dovrà essere svuotata dai detriti che la riempiono e resa agibile. Inoltre sulle mura della struttura sotterranea saranno aperte delle feritoie che consentiranno ai visitatori di vedere il paesaggio sottostante. Lì verrà costruita, mantenendo il basamento originale, anche la nuova stazione di arrivo della funicolare. Nella parte superiore ci sarà anche una caffetteria.
L’intera area esterna, piazzale, torri, terrazza centrale, ristorante e sala di lettura compresi, sarà accessibile a tutti. «Il progetto è stato pensato proprio per restituire ai veronesi un luogo importante e di grande suggestione», sottolinea l’architetto Gris.
Le antiche sale che ospiteranno le esposizioni d’arte saranno rigorosamente mantenute nella loro struttura. Vi troveranno posto le opere di proprietà della Fondazione, ma anche collezioni di privati che vorranno affidarle al nuovo museo cittadino.
L’architetto Stefano Gris, incaricato del progetto di ricupero di Castel San Pietro ha curato in passato il restauro dei Musei Civici Eremitani di Padova, del Teatro dei Risorti di Buonconvento e del museo sulla Grande guerra a Cortina d’Ampezzo.Martedì 13 Ottobre 2009 CRONACA Pagina 8
Martedì 13 Ottobre 2009 CRONACA Pagina 8 - L'ARENA
FONDAZIONE CARIVERONA. Illustrato nella sede di via Forti il progetto per il recupero dell’ex caserma austriaca
La ristrutturazione costerà tra i 12 e i 15 milioni. Altri 3 per il ripristino della funicolare. Previsti due anni di lavori
Dopo l’abbandono e il degrado, ecco la risurrezione di Castel San Pietro, che verrà trasformato in museo d’arte moderna e contemporanea. Nella sede della Fondazione Cariverona, che nell’ottobre del 2006 acquistò dal Comune lo storico edificio per 11 milioni e 50mila euro, ieri, il presidente della Fondazione, Paolo Biasi e il progettista, l’architetto Stefano Gris, hanno illustrato il piano di ricupero. «Il progetto», sottolinea Biasi, «è frutto di tre anni di lavoro e il cantiere, se tutto va bene, potrà essere avviato entro la fine dell’anno».
Una buona notizia, quindi, per i veronesi che da decenni assistono con rassegnazione al declino dell’ex caserma austriaca, evidenziato nei giorni scorsi da un’inchiesta del nostro giornale.
Il costo dell’intervento di restauro conservativo e di costruzione delle nuove strutture, fanno sapere nella sede della Fondazione, in via Forti, andrà dai 12 ai 15 milioni di euro. Il progetto presentato ieri è costato un milione e 600mila euro. Dopo un ulteriore passaggio al vaglio della Sovrintendenza ai beni storici e architettonici, servirà l’approvazione finale da parte del Consiglio comunale. La Fondazione conta di avere in mano il permesso a costruire entro breve per poter cominciare i lavori per la fine dell’anno.
[FIRMA]CISTERNA VISCONTEA. A rallentare la progettazione, fa sapere l’architetto Gris, sono state le verifiche archeologiche che hanno portato al ritrovamento di un’enorme cisterna sotterranea di epoca viscontea, costruita tra il XV e il XVIII secolo, della quale si era perso il ricordo. «Anche tale struttura, profonda 18 metri e con una capienza di 3.500 metri cubi», spiega il progettista, «sarà visitabile e integrata in un percorso museale». In particolare, essa ospiterà un progetto multimediale sulla storia della città.
FUNICOLARE. I principali interventi, per la trasformazione in museo di Castel San Pietro, riguardano il restauro dell’edificio esistente, la cui struttura sarà mantenuta integra, la costruzione nella parte retrostante di una grande hall di ingresso interrata e il ripristino della funicolare, con la creazione della nuova stazione d’arrivo. La stazione di partenza, invece, sarà recuperata nella sua struttura attuale. Solo questa operazione costerà circa tre milioni di euro. «Abbiamo verificato la possibilità di rimettere in funzione tale mezzo di trasporto per raggiungere l’edificio e scartato l’ipotesi di un ascensore inclinato. Sarebbe stato uno stravolgimento dell’idea originale», osserva il presidente.
La progettazione della funicolare sarà completamente a carico della Fondazione. Il Comune, da parte sua, si è reso disponibile all’effettuazione di sopralluoghi lungo il percorso.
RISTORANTE. Attraverso la hall, dove si troveranno biglietteria, guardaroba, punto informazioni e bookshop, si accederà alle zone espositive collocate all’interno del corpo centrale dell’edificio, su tre livelli. Nelle due torri laterali, invece, ci saranno i servizi annessi al museo: aule didattiche, laboratori, sala conferenza e uffici. Sulla grande terrazza centrale, con vista panoramica sulla città, saranno costruiti un ristorante e una biblioteca-sala di lettura. Le terrazze panoramiche diventeranno luoghi per l’esposizione all’aperto.
HALL SOTTERRANEA. Al centro della hall, nella parte sotterranea di nuova costruzione, si vedrà la cupola in mattoni della cisterna viscontea, che dovrà essere svuotata dai detriti che la riempiono e resa agibile. Inoltre sulle mura della struttura sotterranea saranno aperte delle feritoie che consentiranno ai visitatori di vedere il paesaggio sottostante. Lì verrà costruita, mantenendo il basamento originale, anche la nuova stazione di arrivo della funicolare. Nella parte superiore ci sarà anche una caffetteria.
L’intera area esterna, piazzale, torri, terrazza centrale, ristorante e sala di lettura compresi, sarà accessibile a tutti. «Il progetto è stato pensato proprio per restituire ai veronesi un luogo importante e di grande suggestione», sottolinea l’architetto Gris.
Le antiche sale che ospiteranno le esposizioni d’arte saranno rigorosamente mantenute nella loro struttura. Vi troveranno posto le opere di proprietà della Fondazione, ma anche collezioni di privati che vorranno affidarle al nuovo museo cittadino.
L’architetto Stefano Gris, incaricato del progetto di ricupero di Castel San Pietro ha curato in passato il restauro dei Musei Civici Eremitani di Padova, del Teatro dei Risorti di Buonconvento e del museo sulla Grande guerra a Cortina d’Ampezzo.Martedì 13 Ottobre 2009 CRONACA Pagina 8
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