Nuovi scavi, chiude Lungadige Capuleti
14 ottobre 2008, corriere del Veneto
I cantieri per il parcheggio La decisione per approfondire la presenza di ulteriori reperti archeologici
La soprintendenza ordina altre ricerche: tra due settimane blocco della strada
Lungadige Capuleti fra due settimane chiuderà al traffico per una decina di giorni: un provvedimento necessario per consentire un nuovo scavo archeologico nell’area dove si sta costruendo il parcheggio interrato. A richiederlo la Soprintendenza che vuole escludere del tutto la presenza di reperti importanti. La decisione è stata presa ieri mattina a Palazzo Barbieri, durante un incontro tra l’assessore alla Mobilità Enrico Corsi, la direttrice del nucleo operativo di Verona della Soprintendenza ai Beni Archeologici Giuliana Cavalieri Manasse e il presidente della Cooperativa Cangrande parcheggi Paolo Campion. Il nuovo scavo correrà perpendicolare all’argine dell’Adige per 15 metri, in direzione degli Uffici delle Entrate. Per la cooperativa che costruisce il parcheggio pertinenziale da 249 posti l’ennesimo rallentamento alla tabella di marcia dopo la scoperta, un anno fa, del muro medioevale che costeggia il fiume. Uscito dalla riunione, Campion ha stretto le spalle: «Guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Sarebbe stato peggio essere bloccati fra due mesi, quando si sarebbero dovuti iniziare gli altri lavori in quella zona. Almeno così ci togliamo subito il pensiero». Un attimo e, poi, il presidente della Cangrande ha aggiunto a denti stretti: «Certo che con questo è già il terzo cronoprogramma dei lavori che siamo costretti a rivedere». Il nuovo saggio stratigrafico non dovrebbe portare alla luce (in teoria) nulla di interessante. Dal momento che una volta lì sotto passava il vecchio letto dell’Adige. I reperti, quindi, potrebbero limitarsi ad un mucchio di anfore riempite di terriccio e materiali di riporto: il sistema con cui i romani rinforzavano gli argini. È certo, invece, che il blocco del lungadige intorno al 28 ottobre sarà la prova generale in vista di quello ben più lungo (circa un anno) che scatterà con l’anno prossimo. Da gennaio, infatti, si inaugurerà la seconda fase del cantiere che prevede di scavare a ridosso dei palazzi. Nell’incontro di ieri si è parlato anche di un altro parcheggio, quello da 140 posti che la ditta Saccomani sta costruendo in piazzetta Arditi, a due passi da volto San Luca. Qui ben poche novità se non che la Soprintendenza ha assicurato che ridurrà al minino i tempi delle indagini archeologiche sul cimitero medioevale scoperto dagli scavi.
F.M.
14 ottobre 2008, corriere del Veneto
I cantieri per il parcheggio La decisione per approfondire la presenza di ulteriori reperti archeologici
La soprintendenza ordina altre ricerche: tra due settimane blocco della strada
Lungadige Capuleti fra due settimane chiuderà al traffico per una decina di giorni: un provvedimento necessario per consentire un nuovo scavo archeologico nell’area dove si sta costruendo il parcheggio interrato. A richiederlo la Soprintendenza che vuole escludere del tutto la presenza di reperti importanti. La decisione è stata presa ieri mattina a Palazzo Barbieri, durante un incontro tra l’assessore alla Mobilità Enrico Corsi, la direttrice del nucleo operativo di Verona della Soprintendenza ai Beni Archeologici Giuliana Cavalieri Manasse e il presidente della Cooperativa Cangrande parcheggi Paolo Campion. Il nuovo scavo correrà perpendicolare all’argine dell’Adige per 15 metri, in direzione degli Uffici delle Entrate. Per la cooperativa che costruisce il parcheggio pertinenziale da 249 posti l’ennesimo rallentamento alla tabella di marcia dopo la scoperta, un anno fa, del muro medioevale che costeggia il fiume. Uscito dalla riunione, Campion ha stretto le spalle: «Guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Sarebbe stato peggio essere bloccati fra due mesi, quando si sarebbero dovuti iniziare gli altri lavori in quella zona. Almeno così ci togliamo subito il pensiero». Un attimo e, poi, il presidente della Cangrande ha aggiunto a denti stretti: «Certo che con questo è già il terzo cronoprogramma dei lavori che siamo costretti a rivedere». Il nuovo saggio stratigrafico non dovrebbe portare alla luce (in teoria) nulla di interessante. Dal momento che una volta lì sotto passava il vecchio letto dell’Adige. I reperti, quindi, potrebbero limitarsi ad un mucchio di anfore riempite di terriccio e materiali di riporto: il sistema con cui i romani rinforzavano gli argini. È certo, invece, che il blocco del lungadige intorno al 28 ottobre sarà la prova generale in vista di quello ben più lungo (circa un anno) che scatterà con l’anno prossimo. Da gennaio, infatti, si inaugurerà la seconda fase del cantiere che prevede di scavare a ridosso dei palazzi. Nell’incontro di ieri si è parlato anche di un altro parcheggio, quello da 140 posti che la ditta Saccomani sta costruendo in piazzetta Arditi, a due passi da volto San Luca. Qui ben poche novità se non che la Soprintendenza ha assicurato che ridurrà al minino i tempi delle indagini archeologiche sul cimitero medioevale scoperto dagli scavi.
F.M.
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