Resti romani tra gli scavi ma i parcheggi non si fermano
Martedì 23 Febbraio 2010 L'ARENA
BARDOLINO. In Consiglio l’indicazione della Soprintendenza di proteggere l’area e ricoprire
Dietro l’ex chiesa della Disciplina possono proseguire i lavori Verranno ricavati 80 box auto sotterranei da mettere in vendita
La conferma arriva dalla Soprintendenza per i Beni archeologici del Veneto. Nell'area alle spalle dell'ex chiesa della Disciplina, dove sono in corso lavori per la costruzione di una ottantina di box auto sotterranei, «è stato individuato un complesso di strutture abitative romane d'interesse archeologico». Il ritrovamento fa seguito a quello segnalato lo scorso agosto dalla stessa ditta proprietaria, in parte, dell'area: la Rio San Severo srl dei fratelli Gianfrancesco e Carlo Mantovani.
In quella occasione furono ritrovati una moneta e alcuni frammenti sempre risalenti al periodo romano. Il tutto fu catalogato e portato via, sul posto non rimase nulla d'interesse anche perché si trattava solo di un'appendice di una possibile villa che si estende in un altro appezzamento, a fianco delle scuole medie. Con la ripresa dei lavori, in autunno, si è arrivati alla scoperta di altri reperti, com'è emerso in consiglio comunale grazie all'interrogazione avanzata dal rappresentante della Lega Nord Pierangelo Zorzi.
A dir il vero nell'occasione il sindaco Ivan De Beni non è stato prodigo d'informazioni limitandosi a leggere, in risposta all'interrogazione, la relazione predisposta dagli uffici comunali competenti in materia. Nello specifico, il consigliere di minoranza della Lega Nord chiedeva se durante i lavori erano stati ritrovati manufatti archeologici per poi addentrarsi in aspetti più tecnici, a partire dalla corretta dizione riportata nell'oggetto del permesso di costruire rilasciato alla ditta Rio San Severo srl. Ma non solo. Pierangelo Zorzi ha avanzato anche richieste di delucidazioni in merito alla costruzione dell'ottantina di autorimesse sotterranee, che risultano libere da qualsiasi vincolo residenziale. In due parole autorimesse in vendita a libero mercato a chiunque e non solo a chi vive in paese.
«L'area interessata dall'intervento ricade parte in centro storico zona A del Prg e parte in zona di completamento C1, pertanto la dizione riportata nell'oggetto del permesso di costruire appare corretta», ha risposto il sindaco Ivan De Beni, che in merito alla liceità della costruzione dei garage sotterranei si è appellato alle varianti parziali degli ultimi anni per i centri storici, che consentono «la realizzazione di autorimesse interrate nelle aree scoperte di pertinenza degli edifici».
Quanto ai ritrovamenti, la Soprintendenza ha autorizzato «la rimozione delle strutture di età romana rinvenute nella proprietà Mantovani Rio San Severo», a patto che «la demolizione della struttura avvenga con il controllo di operatori specializzati in scavo archeologico e che le paratie e le opere di sostegno del parcheggio siano precedute da adeguati interventi di protezione delle strutture archeologiche individuate».
Martedì 23 Febbraio 2010 L'ARENA
BARDOLINO. In Consiglio l’indicazione della Soprintendenza di proteggere l’area e ricoprire
Dietro l’ex chiesa della Disciplina possono proseguire i lavori Verranno ricavati 80 box auto sotterranei da mettere in vendita
La conferma arriva dalla Soprintendenza per i Beni archeologici del Veneto. Nell'area alle spalle dell'ex chiesa della Disciplina, dove sono in corso lavori per la costruzione di una ottantina di box auto sotterranei, «è stato individuato un complesso di strutture abitative romane d'interesse archeologico». Il ritrovamento fa seguito a quello segnalato lo scorso agosto dalla stessa ditta proprietaria, in parte, dell'area: la Rio San Severo srl dei fratelli Gianfrancesco e Carlo Mantovani.
In quella occasione furono ritrovati una moneta e alcuni frammenti sempre risalenti al periodo romano. Il tutto fu catalogato e portato via, sul posto non rimase nulla d'interesse anche perché si trattava solo di un'appendice di una possibile villa che si estende in un altro appezzamento, a fianco delle scuole medie. Con la ripresa dei lavori, in autunno, si è arrivati alla scoperta di altri reperti, com'è emerso in consiglio comunale grazie all'interrogazione avanzata dal rappresentante della Lega Nord Pierangelo Zorzi.
A dir il vero nell'occasione il sindaco Ivan De Beni non è stato prodigo d'informazioni limitandosi a leggere, in risposta all'interrogazione, la relazione predisposta dagli uffici comunali competenti in materia. Nello specifico, il consigliere di minoranza della Lega Nord chiedeva se durante i lavori erano stati ritrovati manufatti archeologici per poi addentrarsi in aspetti più tecnici, a partire dalla corretta dizione riportata nell'oggetto del permesso di costruire rilasciato alla ditta Rio San Severo srl. Ma non solo. Pierangelo Zorzi ha avanzato anche richieste di delucidazioni in merito alla costruzione dell'ottantina di autorimesse sotterranee, che risultano libere da qualsiasi vincolo residenziale. In due parole autorimesse in vendita a libero mercato a chiunque e non solo a chi vive in paese.
«L'area interessata dall'intervento ricade parte in centro storico zona A del Prg e parte in zona di completamento C1, pertanto la dizione riportata nell'oggetto del permesso di costruire appare corretta», ha risposto il sindaco Ivan De Beni, che in merito alla liceità della costruzione dei garage sotterranei si è appellato alle varianti parziali degli ultimi anni per i centri storici, che consentono «la realizzazione di autorimesse interrate nelle aree scoperte di pertinenza degli edifici».
Quanto ai ritrovamenti, la Soprintendenza ha autorizzato «la rimozione delle strutture di età romana rinvenute nella proprietà Mantovani Rio San Severo», a patto che «la demolizione della struttura avvenga con il controllo di operatori specializzati in scavo archeologico e che le paratie e le opere di sostegno del parcheggio siano precedute da adeguati interventi di protezione delle strutture archeologiche individuate».
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