lunedì 20 luglio 2009

«Albergo sulle Torricelle». Ma il Comune smentisce

«Albergo sulle Torricelle». Ma il Comune smentisce
Sabato 18 Luglio 2009 CRONACA Pagina 8 L'ARENA


LA POLEMICA. Un gruppo immobiliare veronese ha pubblicizzato alla Fiera di Milano la creazione di un resort di lusso con piscina e ristorante panoramico


Sarebbe sotto il santuario Giacino: «Non esiste alcun progetto ed è irrealizzabile: l’area collinare è tutelata»

Un albergo di lusso, con tanto di piscine interne ed esterne e ristorante panoramico con vista sul centro storico.
Si pubblicizza così il complesso alberghiero che la Palladium Group avrebbe in mente di costruire proprio dove oggi sorge il seminario degli Stimmatini, a ridosso del santuario della Madonna di Lourdes sulle Torricelle.
Questo, almeno da quanto si pubblicizza in un depliant che è stato distribuito alla fiera di Milano, nei mesi scorsi. Pubblicazione che definisce questo «San Leonardo hotel» un albergo da cento stanze con spazi congressuali, spa, piscine, ristorante panoramico e ampi spazi verdi su una superficie di tre ettari con un potenziale edificatorio di 12mila metri quadrati. «Il progetto», si legge nel pieghevole, «prevede il rinnovo degli edifici esistenti, la riqualificazione di tutte le aree esterne a verde a la trasformazione di tutti questi spazi a uso seminariale in un Luxury City Resort».
Il volantino ha subito messo in allarme i consiglieri comunali del Partito democratico che chiedono, in una interrogazione, di sapere con urgenza se agli atti del Comune risulti depositata tale proposta progettuale e quali siano le intenzioni dell’amministrazione a riguardo. Ivan Zerbato dice infatti: «Questo progetto che, come si evince dal depliant, è promosso dalla Palladium Group ed è elaborato da Goring & Straja Architets, si collocherebbe in uno dei posti più prestigiosi con vista sulla città». E aggiunge: «Riteniamo che il progetto sia in contrasto con le norme urbanistiche vigenti e, per essere attuato nella sua totalità, necessiterebbe di una variante urbanistica di cambio di destinazione d’uso oltre a dover essere inserito nel Piano degli interventi del sindaco ancora da approvare».
Il capogruppo Stefania Sartori aggiunge: «La questione ha dimensioni economiche rilevantissime sia sotto il profilo delloperazione immobiliare, sia tenendo conto degli investimenti economici e per l’imbatto urbanistico, vista la delicatezza della zona interessata dall’intervento».
«Ci si domanda come possa il proponente avere certezze così robuste da promozionare, su una piazza importante come la fiera di Milano, la realizzazione di un albergo che sulla carta non può attualmente essere costruito», proseguono Roberto Fasoli e Carlo Pozzerle.
Intanto, sul sito della società presa in causa, tra i progetti in corso e futuri, non risulta il San Leonardo hotel e i vertici dell’azienda non sono raggiungibili per chiarimenti.
Intanto però l’assessore all’Urbanistica, Vito Giacino, nega che sia mai arrivata in Comune alcuna proposta sull’area in questione. E chiarisce: «Succede spesso che i privati sviluppino idee progettuali su alcune aree della città e che le presentino durante le più importanti fiere del settore per promuovere la propria ditta, il Comune non può impedirlo».
Giacino precisa poi che «per effettuare qualsiasi intervento edilizio è necessaria una variante urbanistica di cambio di destinazione d’uso. E il Pat individua la zona come area sottoposta a precisi vincoli dove, tra l’altro, non è prevista alcuna espansione ad uso turistico-ricettivo. Quindi il restor lì non si può fare».G.C.

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