sabato 15 marzo 2008

ZEVIO. Necropoli, la Soprintendenza aprirà gli scavi a visite guidate

ZEVIO. Necropoli, la Soprintendenza aprirà gli scavi a visite guidate
Piero Taddei
Martedì 11 Marzo 2008 L'ARENA


Esporre i reperti in castello? Il sindaco viste le spese ci ripensa

La Sinistra arcobaleno chiede alla Provincia «aiuti straordinari» alle ricerche Un museo? «Troppi i costi»


Interrogazione in Provincia sulla necropoli romana in corso di scavo a Rivalunga di Zevio. I consiglieri della Sinistra arcobaleno Paolo Ferrari, Giorgio Scarato e Paolo Andreoli ricordano la scoperta della necropoli risalente a 2000 anni fa, formata da un’ottantina di tombe cui potrebbero aggiungersene altre. Secondo i consiglieri, «c’è la necessità di operare con urgenza per scoprire tutto ciò che la terra cela e per tutelare i reperti da incursioni vandalich, peraltro già avvenute». Per accelerare i lavori e mettere in sicurezza i reperti, i consiglieri chiedono alla giunta provinciale se «non ritenga opportuno mettere urgentemente a disposizione, anche in via straordinaria, un congruo contributo affinché il patrimonio archeologico di Rivalunga torni alla luce e sia valorizzato». Secondo i tre consiglieri di minoranza, la Provincia disporrebbe di un fondo in favore di interventi in campo archeologico.

Il sindaco Paolo Lorenzoni e l’assessore all’urbanistica Nicola Falsirollo hanno incontrato la Soprintendenza ai beni archeologici per sondare la possibilità di creare un museo in castello con almeno parte dell’ingente quantità di reperti gallici recuperati intorno a Santa Maria nel corso di numerose campagne di scavo. «Abbiamo trovato disponibilità in Soprintendenza», spiegano sindaco e assessore, «ma già Legnago e Verona sono dotati di musei con reperti simili a quelli trovati a Santa Maria. Attivare un museo costa 25 mila euro l’anno, oltre ai 100mila euro per il personale specializzato richiesto dal ministero. Per cui ci è stato suggerito piuttosto un centro ambientale storico archeologico». Si tratterebbe, in altre parole, di un minimuseo che esporrebbe mostre itineranti curate dalla Soprintendenza a fianco di una mostra permanente con le copie dei reperti trovati in zona, mentre gli originali resterebbero alla Soprintendenza. Questa soluzione consentirebbe di risparmiare spese di direzione e custodia. Mentre valutano come muoversi, sindaco e assessore comunicano di aver raggiunto un primo risultato: la Soprintendenza si è detta disposta ad accogliere scolaresche sul sito degli scavi a Rivalunga

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