Conti in rosso, la Provincia si prepara a vendere
Corriere del Veneto - VICENZA - 2009-01-04 num: - pag: 9
Pronta la lista degli immobili da alienare: c'è anche il complesso di San Rocco
La Fondazione Cariverona è pronta a mettere sul piatto 4 milioni e mezzo di euro. In lista anche l'ex Siamic e villa Cariolato
Per riuscire a trovare le risorse finanziarie indispensabili per tirare avanti, in tempi in cui i rispettivi bilanci sono messi a dura prova, Comune e Provincia stanno mettendo a punto un piano di alienazione degli edifici pubblici che dovrebbe garantire nel termine più breve possibile quel che i tagli ai trasferimenti, e le conseguenti minori entrate, stanno facendo mancare alle casse pubbliche.
Al momento il primo ad essersi mosso, e con rapidità, è proprio Palazzo Nievo che ha già stilato un piano che sarà approvato nelle prossime settimane e che secondo le stime farà affluire nella casse circa 19 milioni di euro. Una cifra tonda e troppo ghiotta per essere persa. Per quanto riguarda invece Palazzo Trissino tutto è ancora da decidere, anche se in previsione ci sono 2,3 milioni di euro che dovrebbero arrivare dalla vendita di immobili di proprietà comunale. In più vi sono alcune strutture in comproprietà con la Provincia, e già inserite da quest'ultima nel «listone», con la possibilità dunque di disporre tra qualche tempo di qualche soldo in più. Anche perché per dare vita ai cantieri del 2009, una sessantina opere, la giunta Variati ha a disposizione poco più di 20 milioni di euro. Pare quindi scontato l'utilizzo delle strumento delle alienazioni che si trasforma in un doppio risparmio: la vendita e la mancanza successiva di spese di gestione della struttura venduta.
«Con l'ultima finanziaria Tremonti ci viene chiesta la valorizzazione del patrimonio - spiega l'assessore provinciale al Patrimonio Nereo Galvanin – il nostro obiettivo è quello di incassare una somma importante. Al momento abbiamo inquadrato gli immobili ex Ipai (l'istituto per l'assistenza all'infanzia), compreso il complesso cittadino di San Rocco, fino all'edificio ex Siamic in viale Verdi. Più sparsi per il territorio ci sono strutture e terreni di proprietà provinciale. Poi il passo successivo è quello di trovare soggetti pubblici o privati, anche se i secondi sono i più probabili, che siano disposti ad investire». Ci sarebbe già un primo offerente, e un primo progetto, per quanto riguarda il complesso di S. Rocco che è detenuto al 50 per cento dalla Provincia e per il restante dal comune di Vicenza. L'intesa tra le due amministrazioni già ci sarebbe e a fare un primo passo sarebbe stata la fondazione Cariverona. Una vendita che potrebbe fruttare alle parti all'incirca 4,5 milioni di euro. L'idea successiva sarebbe quella che la Fondazione assegni la strutture rinnovata e ristrutturata in comodato gratuito al Comune per ricavarne una sorta di cittadella del sociale.
A tutto questo si dovrebbero aggiungere altri quattro milioni per una cessione dell'immobile ex Siamic, che si trova all'incrocio tra viale Verdi e via Battgalione Monte Berico. Le vendite dovranno essere effettuate tramite della gare pubbliche, ma se la controparte è un ente statale si può andare a trattativa privata. «Alcune di queste entrate – continua Galvanin – potrebbero arrivare in maniera maggiore dalla vendita di alcuni terreni in provincia, penso ai comuni come Marostica, Arzignano, Lonigo o Montecchio Precalicino. Penso anche a a Villa Cariolato Melloni a Bertesina ». Il documento con le alienazioni sarà presentato in consiglio provinciale nelle prossime settimane e contiene anche la dismissione di una vasta area produttiva artigianale industriale a Lonigo per un valore di circa 6 milioni.
Poi nella lista un milione di euro dovrebbe arrivare dalla vendita di alcuni edifici ad Arzignano ed uno a Marostica, che attualmente sono gestiti dai Comuni per i servizi di scuola materna e asilo nido. Palazzo Nievo ha già manifestato la sua volontà agli interessati. L'unico scoglio è che sarebbero gli stessi Comuni a doversi sobbarcare la spesa e in periodi di bilanci molto ristretti il pericolo è che preferiscano non accettare.
Tommaso Quaggio
Corriere del Veneto - VICENZA - 2009-01-04 num: - pag: 9
Pronta la lista degli immobili da alienare: c'è anche il complesso di San Rocco
La Fondazione Cariverona è pronta a mettere sul piatto 4 milioni e mezzo di euro. In lista anche l'ex Siamic e villa Cariolato
Per riuscire a trovare le risorse finanziarie indispensabili per tirare avanti, in tempi in cui i rispettivi bilanci sono messi a dura prova, Comune e Provincia stanno mettendo a punto un piano di alienazione degli edifici pubblici che dovrebbe garantire nel termine più breve possibile quel che i tagli ai trasferimenti, e le conseguenti minori entrate, stanno facendo mancare alle casse pubbliche.
Al momento il primo ad essersi mosso, e con rapidità, è proprio Palazzo Nievo che ha già stilato un piano che sarà approvato nelle prossime settimane e che secondo le stime farà affluire nella casse circa 19 milioni di euro. Una cifra tonda e troppo ghiotta per essere persa. Per quanto riguarda invece Palazzo Trissino tutto è ancora da decidere, anche se in previsione ci sono 2,3 milioni di euro che dovrebbero arrivare dalla vendita di immobili di proprietà comunale. In più vi sono alcune strutture in comproprietà con la Provincia, e già inserite da quest'ultima nel «listone», con la possibilità dunque di disporre tra qualche tempo di qualche soldo in più. Anche perché per dare vita ai cantieri del 2009, una sessantina opere, la giunta Variati ha a disposizione poco più di 20 milioni di euro. Pare quindi scontato l'utilizzo delle strumento delle alienazioni che si trasforma in un doppio risparmio: la vendita e la mancanza successiva di spese di gestione della struttura venduta.
«Con l'ultima finanziaria Tremonti ci viene chiesta la valorizzazione del patrimonio - spiega l'assessore provinciale al Patrimonio Nereo Galvanin – il nostro obiettivo è quello di incassare una somma importante. Al momento abbiamo inquadrato gli immobili ex Ipai (l'istituto per l'assistenza all'infanzia), compreso il complesso cittadino di San Rocco, fino all'edificio ex Siamic in viale Verdi. Più sparsi per il territorio ci sono strutture e terreni di proprietà provinciale. Poi il passo successivo è quello di trovare soggetti pubblici o privati, anche se i secondi sono i più probabili, che siano disposti ad investire». Ci sarebbe già un primo offerente, e un primo progetto, per quanto riguarda il complesso di S. Rocco che è detenuto al 50 per cento dalla Provincia e per il restante dal comune di Vicenza. L'intesa tra le due amministrazioni già ci sarebbe e a fare un primo passo sarebbe stata la fondazione Cariverona. Una vendita che potrebbe fruttare alle parti all'incirca 4,5 milioni di euro. L'idea successiva sarebbe quella che la Fondazione assegni la strutture rinnovata e ristrutturata in comodato gratuito al Comune per ricavarne una sorta di cittadella del sociale.
A tutto questo si dovrebbero aggiungere altri quattro milioni per una cessione dell'immobile ex Siamic, che si trova all'incrocio tra viale Verdi e via Battgalione Monte Berico. Le vendite dovranno essere effettuate tramite della gare pubbliche, ma se la controparte è un ente statale si può andare a trattativa privata. «Alcune di queste entrate – continua Galvanin – potrebbero arrivare in maniera maggiore dalla vendita di alcuni terreni in provincia, penso ai comuni come Marostica, Arzignano, Lonigo o Montecchio Precalicino. Penso anche a a Villa Cariolato Melloni a Bertesina ». Il documento con le alienazioni sarà presentato in consiglio provinciale nelle prossime settimane e contiene anche la dismissione di una vasta area produttiva artigianale industriale a Lonigo per un valore di circa 6 milioni.
Poi nella lista un milione di euro dovrebbe arrivare dalla vendita di alcuni edifici ad Arzignano ed uno a Marostica, che attualmente sono gestiti dai Comuni per i servizi di scuola materna e asilo nido. Palazzo Nievo ha già manifestato la sua volontà agli interessati. L'unico scoglio è che sarebbero gli stessi Comuni a doversi sobbarcare la spesa e in periodi di bilanci molto ristretti il pericolo è che preferiscano non accettare.
Tommaso Quaggio
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