Ederle 2, la Regione dice sì al progetto
Corriere del Veneto - VICENZA - data: 21-01-2009, pag: 10
Il sindaco: è stata una carnavalata, porteremo gli incartamenti al Tar
Soddisfatto il commissario Costa: «Lieto che il disegno abbia superato la valutazione paesaggistica»
«Crostoli, frittelle e conferenza dei servizi sul Dal Molin a fungere da coriandoli. Ma non si creda di proseguire con tale fretta e pressappochismo: se a questa carnevalata seguirà un'autorizzazione ufficiale, il Comune di Vicenza farà ricorso al Tar». Non è andato male, bensì malissimo, l'appuntamento veneziano a cui ha presieduto ieri l'amministrazione comunale di Vicenza, convinta di discutere di particolari urbanistici e tecnici della relazione paesaggistica sul progetto della base Usa e trovatasi, invece, ad un tavolo dove sono comparse nuove carte e dove tutti i presenti erano già pronti a dare il proprio parere favorevole. «Noi ci avevamo creduto davvero – esordisce il sindaco - . Pensavamo che la conferenza dei servizi potesse rappresentare un'occasione per chiarire i seri dubbi ambientali che la nuova base ci pone e che potesse mettere la città di Vicenza nella condizione di sapere. Invece si è trattato di una carnevalata. Come si fa a liquidare in questo modo le richieste legittime che io faccio a nome dei cittadini? Sono indignato e mi riservo di agire anche sul piano legale». Alla conferenza, formata da Regione, Soprintendenza per i beni architettonici e del paesaggio e Comune di Vicenza, competente ad esprimere un parere sulla relazione paesaggistica del progetto Dal Molin, ieri ha partecipato l'assessore Francesca Lazzari, il dirigente del dipartimento per la progettazione e innovazione del territorio architetto Antonio Bortoli e il dirigente del servizio amministrativo del dipartimento del territorio avvocato Loretta Checchinato. «L'incontro è stato frettoloso e superficiale e per di più sono stati presentati due nuovi elaborati visti da noi per la prima volta spiega l'assessore Lazzari - la riunione, dunque, si è conclusa con l'espressione del parere positivo alla relazione paesaggistica da parte di Regione e di Soprintendenza e da un “non parere”, che corrisponde a un parere contrario, da parte del Comune perché non siamo stati messi in grado di esprimerci con la necessaria sicurezza, documentazione e consapevolezza». E ancora: «Gli uffici hanno lavorato ore e ore per approfondire questo problema, ma le loro osservazioni, tutte tecniche, non sono state nemmeno lette – tuona ancora il sindaco - . Hanno detto che le passeranno a Costa? Mi chiedo a che titolo. Regione e Soprintendenza, che dovevano approfondire con noi questo delicato tema, hanno chiaramente voluto chiudere in gran fretta, anche se la conferenza dei servizi aveva novanta giorni di tempo per valutare la questione. Gli americani non si meritano tanta mediocrità; è nel loro interesse partire con i lavori in modo chiaro e tranquillo». Nel frattempo, il commissario Paolo Costa rilascia commenti completamente opposti: «Sono lieto che il progetto di ampliamento della base militare americana abbia superato anche la valutazione paesaggistica – annuncia Costa - una valutazione tutt'altro che burocratica, che ha prodotto suggerimenti, anche grazie al contributo attivo del Comune di Vicenza, dei quali sarà mia cura far tenerne debitamente conto nella fase finale di redazione del progetto».
Silvia Maria Dubois
Corriere del Veneto - VICENZA - data: 21-01-2009, pag: 10
Il sindaco: è stata una carnavalata, porteremo gli incartamenti al Tar
Soddisfatto il commissario Costa: «Lieto che il disegno abbia superato la valutazione paesaggistica»
«Crostoli, frittelle e conferenza dei servizi sul Dal Molin a fungere da coriandoli. Ma non si creda di proseguire con tale fretta e pressappochismo: se a questa carnevalata seguirà un'autorizzazione ufficiale, il Comune di Vicenza farà ricorso al Tar». Non è andato male, bensì malissimo, l'appuntamento veneziano a cui ha presieduto ieri l'amministrazione comunale di Vicenza, convinta di discutere di particolari urbanistici e tecnici della relazione paesaggistica sul progetto della base Usa e trovatasi, invece, ad un tavolo dove sono comparse nuove carte e dove tutti i presenti erano già pronti a dare il proprio parere favorevole. «Noi ci avevamo creduto davvero – esordisce il sindaco - . Pensavamo che la conferenza dei servizi potesse rappresentare un'occasione per chiarire i seri dubbi ambientali che la nuova base ci pone e che potesse mettere la città di Vicenza nella condizione di sapere. Invece si è trattato di una carnevalata. Come si fa a liquidare in questo modo le richieste legittime che io faccio a nome dei cittadini? Sono indignato e mi riservo di agire anche sul piano legale». Alla conferenza, formata da Regione, Soprintendenza per i beni architettonici e del paesaggio e Comune di Vicenza, competente ad esprimere un parere sulla relazione paesaggistica del progetto Dal Molin, ieri ha partecipato l'assessore Francesca Lazzari, il dirigente del dipartimento per la progettazione e innovazione del territorio architetto Antonio Bortoli e il dirigente del servizio amministrativo del dipartimento del territorio avvocato Loretta Checchinato. «L'incontro è stato frettoloso e superficiale e per di più sono stati presentati due nuovi elaborati visti da noi per la prima volta spiega l'assessore Lazzari - la riunione, dunque, si è conclusa con l'espressione del parere positivo alla relazione paesaggistica da parte di Regione e di Soprintendenza e da un “non parere”, che corrisponde a un parere contrario, da parte del Comune perché non siamo stati messi in grado di esprimerci con la necessaria sicurezza, documentazione e consapevolezza». E ancora: «Gli uffici hanno lavorato ore e ore per approfondire questo problema, ma le loro osservazioni, tutte tecniche, non sono state nemmeno lette – tuona ancora il sindaco - . Hanno detto che le passeranno a Costa? Mi chiedo a che titolo. Regione e Soprintendenza, che dovevano approfondire con noi questo delicato tema, hanno chiaramente voluto chiudere in gran fretta, anche se la conferenza dei servizi aveva novanta giorni di tempo per valutare la questione. Gli americani non si meritano tanta mediocrità; è nel loro interesse partire con i lavori in modo chiaro e tranquillo». Nel frattempo, il commissario Paolo Costa rilascia commenti completamente opposti: «Sono lieto che il progetto di ampliamento della base militare americana abbia superato anche la valutazione paesaggistica – annuncia Costa - una valutazione tutt'altro che burocratica, che ha prodotto suggerimenti, anche grazie al contributo attivo del Comune di Vicenza, dei quali sarà mia cura far tenerne debitamente conto nella fase finale di redazione del progetto».
Silvia Maria Dubois
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