PESCHIERA. Il «Leon» è alla Porta ma è bufera nella Lega
Martedì 21 Aprile 2009 PROVINCIA Pagina 32 L'ARENA
La delegata Di Lorenzo: «Scelta d’intesa con la Soprintendenza, critiche inutili»
Il gruppo di Veneri: «Sfregio l’averlo collocato a terra»
È polemica all’interno della Lega Nord di Peschiera per la collocazione del bassorilievo di marmo che riproduce il Leone di San Marco.
L’opera, che misura 100 per 160 centimetri, è stata fatta realizzare dal Comune. Sabato l’inaugurazione ufficiale della lastra di marmo, posta in rilievo sull’aiuola davanti alla monumentale Porta Verona. Dimensione e posizione sono state scelte dall’amministrazione, in accordo con la Soprintendenza «per mantenere una proporzione visiva con la stessa Porta Verona, originaria collocazione del Leone», spiega Eva Di Lorenzo, consigliere delegato alla cultura.
Ma proprio questa scelta viene contestata da una parte della Lega Nord di Peschiera, quella rappresentata da Livio Dal Bosco e Maurizio Veneri.
«Il leone di San Marco, posto all’ingresso di Porta Verona, ha subito l’umiliazione di essere collocato per terra come una normale lapide cimiteriale quando con circa tremila firme, raccolte e cestinate, meritava una degna collocazione ancora cinque anni fa», scrivono i due esponenti leghisti in un comunicato.
«Lo spazio vuoto posto su Porta Verona è il sito degno per il Leone; ciò fa parte del programma elettorale della Lega Nord che si impegna a raggiungere questo obiettivo. Il Leone di San Marco deve venire dal cuore, non per necessità elettorali», sottolineano i due esponenti del Carroccio dicendosi in paziente attesa del giorno in cui potranno di nuovo «ammirare il glorioso Leone alzando la testa quando si entra a Peschiera».
«Il leone non giace per terra ma poggia su un degno supporto, come da indicazione della Soprintendenza, che ha autorizzato l’installazione esprimendo invece parere negativo alla ricollocazione su Porta Verona», replica Di Lorenzo. «Ci sono stati molti incontri col Comitato promotore della petizione per concordare una collocazione diversa dall’originaria; dato che dal Comitato non sono mai emerse proposte concrete, ci siamo preoccupati di seguire quest’unica possibile soluzione, proprio nel rispetto delle 2050 firme raccolte».
«Comodo», aggiunge Di Lorenzo, «parlare ora di necessità elettorali per chi ha amministrato dal 1993 al 1997 senza occuparsi della ricollocazione.
L’unico fatto certo è che ora il leone di San Marco è lì ad accogliere chi entra a Peschiera, e non certo per merito del Comitato o di una certa rappresentanza della Lega Nord ma di quella che tutt’ora è in amministrazione».
Martedì 21 Aprile 2009 PROVINCIA Pagina 32 L'ARENA
La delegata Di Lorenzo: «Scelta d’intesa con la Soprintendenza, critiche inutili»
Il gruppo di Veneri: «Sfregio l’averlo collocato a terra»
È polemica all’interno della Lega Nord di Peschiera per la collocazione del bassorilievo di marmo che riproduce il Leone di San Marco.
L’opera, che misura 100 per 160 centimetri, è stata fatta realizzare dal Comune. Sabato l’inaugurazione ufficiale della lastra di marmo, posta in rilievo sull’aiuola davanti alla monumentale Porta Verona. Dimensione e posizione sono state scelte dall’amministrazione, in accordo con la Soprintendenza «per mantenere una proporzione visiva con la stessa Porta Verona, originaria collocazione del Leone», spiega Eva Di Lorenzo, consigliere delegato alla cultura.
Ma proprio questa scelta viene contestata da una parte della Lega Nord di Peschiera, quella rappresentata da Livio Dal Bosco e Maurizio Veneri.
«Il leone di San Marco, posto all’ingresso di Porta Verona, ha subito l’umiliazione di essere collocato per terra come una normale lapide cimiteriale quando con circa tremila firme, raccolte e cestinate, meritava una degna collocazione ancora cinque anni fa», scrivono i due esponenti leghisti in un comunicato.
«Lo spazio vuoto posto su Porta Verona è il sito degno per il Leone; ciò fa parte del programma elettorale della Lega Nord che si impegna a raggiungere questo obiettivo. Il Leone di San Marco deve venire dal cuore, non per necessità elettorali», sottolineano i due esponenti del Carroccio dicendosi in paziente attesa del giorno in cui potranno di nuovo «ammirare il glorioso Leone alzando la testa quando si entra a Peschiera».
«Il leone non giace per terra ma poggia su un degno supporto, come da indicazione della Soprintendenza, che ha autorizzato l’installazione esprimendo invece parere negativo alla ricollocazione su Porta Verona», replica Di Lorenzo. «Ci sono stati molti incontri col Comitato promotore della petizione per concordare una collocazione diversa dall’originaria; dato che dal Comitato non sono mai emerse proposte concrete, ci siamo preoccupati di seguire quest’unica possibile soluzione, proprio nel rispetto delle 2050 firme raccolte».
«Comodo», aggiunge Di Lorenzo, «parlare ora di necessità elettorali per chi ha amministrato dal 1993 al 1997 senza occuparsi della ricollocazione.
L’unico fatto certo è che ora il leone di San Marco è lì ad accogliere chi entra a Peschiera, e non certo per merito del Comitato o di una certa rappresentanza della Lega Nord ma di quella che tutt’ora è in amministrazione».
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