sabato 7 giugno 2008

La musica salva Piazza San Marco

La musica salva Piazza San Marco
Martina Zambon
Corriere del Veneto – Venezia e Mestre 5/6/2008

Quattro concerti: ogni sms inviato accende una luce e contribuisce ai restauri

Mara Venier madrina dell'iniziativa. Obiettivo: un milione di euro per cominciare, ma sarà replicata ogni anno

VENEZIA - Più di un milione di euro, solo per iniziare. Questo l'obbiettivo più ambizioso di Sms Venice (Saint Mark Square), un «minifestival deluxe» in cui la musica salva i marmi di piazza San Marco e ci mette lo zampino anche la tecnologia del «messaggino» con cui, durante tutto il mese di luglio si potrà donare un euro per i restauri dei monumenti marciani. Poche date, quattro e concentrate nel mese di luglio e un palcoscenico d'eccezione, piazza San Marco. Una piazza per cui il traguardo di una manutenzione ordinaria ma costante è ancora lontano. Il futuro prossimo, ha ricordato ieri alla presentazione dell'iniziativa l'architetto Renata Codello, sovrintendente veneziana, è ancora costellato di restauri radicali e onerosi. Milioni di euro che non possono arrivare né dallo Stato né dal Comune.
I concerti
Così la missione impossibile è stata affidata a Fran Tomasi, il manager di eventi che porterà in piazza, nell'ordine, i Momix (8 luglio con un Best of), Elton John (il giorno seguente con un concerto solo piano) che si esibisce a titolo gratuito per la città dove ha preso casa, Giovanni Allevi (14 luglio) con un'orchestra di trenta elementi per presentare il nuovo album e, per finire, Gilberto Gil (15 luglio), padre nobile della Bossa Nova, nonché ministro della cultura brasiliano con un duetto sperimentale prima con Mart' Nalia e poi con Venezia Suona Big Band. Nomi di spicco del panorama internazionale che, tradotti in aride cifre significano un incasso minimo per l'amministrazione e la sovrintendenza, alla voce restauri, di 200.000 euro. Una cifra certa comunque vada. E destinata a crescere secondo le variabili della bigliettazione, della presenza di sponsor e dell'sms solidale.
Sms e pixel
II principio dell'sms è un po' quello che ha fatto la fortuna di manifestazioni come Telethon per la ricerca. Milioni di piccoli contributi che potrebbero diventare un appuntamento fisso. «L'amministrazione non può farcela da sola - ha ricordato il sindaco Massimo Cacciari - ecco che allora iniziative come questa diventano fondamentali». Pure Mara Venier ha preso a cuore l'iniziativa diventandone la madrina. «Per 20 giorni - ha spiegato l'organizzatore, Fran Tornasi - in piazza San Marco ci sarà un palco con, ai lati, sulle torri delay, una riproduzione in pixel di Palazzo Ducale, un simbolo di San Marco. E ad ogni sms si accenderà un pixel in tempo reale». La campagna di sensibilizzazione si appoggerà anche ad un sito con tanto di blogger per veneziani e turisti che vogliano scrivere (www.smsvenice.com).
I cantieri
«Chi ama questa città deve poter contribuire - spiega l'architetto Codello - la tutela e la salvaguardia dei monumenti sono una azione collettiva». Concretamente, significa che con i 200.000 euro di fisso legati a Smsvenice, si potrà aprire il cantiere pilota con tre arcate della Procuratie Nuove per il restauro della pavimentazione a quadrotti bianchi e rossi, le volte dei sottoportici e gli elementi lapidei. L'altro intervento in programma, fondi permettendo, è il restauro della Bocca di Piazza San Gimignan per cui occorrono 400.000 euro e la facciata dell'Ascension, il «retro» dell'ala napoleonica che richiede un impegno di 6-700.000 euro. Intanto procedono i lavori sponsorizzati da quello che è ormai il main sponsor della piazza, la britannica Plakativ Media Limited che ha già finanziato il restauro della facciata della Marciana che sarà finito per il 31 luglio. Sponsor e cantiere si spostano lungo altre 6 arcate delle Procuratie Nuove finanziate, però, anche dal Ministero per i Beni Culturali.
Gli altri conntieri in programma sono la doppia serata di Emergency, il 22 luglio con Joan Baez e Vinicio Capossela e, con ogni probabilità, per il «Concerto per la pace» che quest'anno, dopo Morricone, dovrebbe essere assegnato ad Andrea Bocelli «ingaggiato» (con un cachet, si dice, di circa 700.000 euro) dal Casinò dopo che erano sfumate le trattative "solidali" fra Tomasi e il cantante.

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