domenica 15 giugno 2008

VERONA - «Vorrei ricomporre il Tiepolo perduto»

VERONA - «Vorrei ricomporre il Tiepolo perduto»
Sabato 14 Giugno 2008 L'ARENA

IL SOGNO. «Il trionfo di Ercole» del 1761

L’affresco a Palazzo Canossa andò in pezzi nel 1945 quando fecero saltare il ponte Scaligero

«Il mio sogno nel cassetto? Rimettere insieme i frammenti dell’affresco di Giambattista Tiepolo Il trionfo di Ercole di Palazzo Canossa», dice il soprintendente Fabrizio Magani. «So che è molto complicato, per molteplici aspetti, ma visto che oggi le tecniche e le tecnologie lo consentono, mi piacerebbe proprio avviare un processo che metta insieme le forze per restituire a Verona questo capolavoro che da 63 anni giace in pezzi in decine di casse all’interno del monumentale edificio del Sanmicheli in corso Cavour».
Dipinta da Tiepolo nel 1761, L’apoteosi di Ercole, come è anche conosciuta, occupava il soffitto del piano nobile del palazzo, con una superficie di 18 metri per 12. Crollò in conseguenza dell’esplosione dei ponti di Castelvecchio e della Vittoria del 25 aprile 1945, quando i tedeschi in ritirata fecero saltare tutti i ponti della città. Diversamente da altri affreschi cittadini, il Tiepolo non era stato «strappato» per essere portato in luoghi più sicuri. Una scelta che alcuni attribuiscono alla volontà della famiglia, e altri invece, come un articolo di Verona Libera (il quotidiano che per qualche tempo prese il posto della testata L’Arena nella Verona dell’immediato dopoguerra) del 30 giugno 1945, quindi a poco più di due mesi dal disastroso crollo, assegnano alla Commissione delle Belle Arti di Venezia, «ripetutamente sollecitata».
Al soffitto rimasero appese solo alcune parti dei bordi, mentre le migliaia di frammenti, alcuni molto minuscoli, altri di sette-otto centimetri di diametro, furono raccolto in decine di piccole casse, ora riposte in un’altra più grande.
I problemi maggiori, attualmente, sono legati proprio alla comproprietà dell’affresco tra gli eredi Canossa. Tecnicamente, invece, come ha dimostrato il recupero di qualche anno fa del soffitto affrescato dall’Anselmi in una vicina sala del palazzo, non dovrebbe essere troppo complicato, anche se inevitabilmente qualche parte sarà persa per sempre.G.B.

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