domenica 4 maggio 2008

L'appello del gruppo ricerche Treviso sotterranea: «Salvatene almeno una parte»

L'appello del gruppo ricerche Treviso sotterranea: «Salvatene almeno una parte»
Domenica, 20 Maggio 2007, iL GAZZETTINO ONLINE

Ancora un angolo della "Treviso sotterranea" di epoca medievale e rinascimentale riaffiora in centro. È successo in piazzetta Botter, di fronte all'ingresso del complesso museale dell'ex chiesa di Santa Caterina e del convento, dove, durante i lavori di riqualificazione della piazzetta sono emersi importanti ritrovamenti di una Treviso scomparsa. Angoli nascosti che, però, adesso rischiano di restare tali, coperti subito dal cemento.
I resti ritrovati in piazzetta Botter sono una pavimentazione di epoca medievale con mattoni posizionati a "coltello", sul lato della loggia d'ingresso al museo; una pavimentazione di epoca rinascimentale in ciottoli e disegno romboidale in mattoni di fronte alla loggia; fondazioni e pavimentazioni di strutture medievali a ridosso del muro confinante con lo stabile che ospita il Liceo Artistico Statale; una galleria sotterranea larga 1,8 metri e ritrovata sotto la pavimentazione medievale che metteva in comunicazione l'antico palazzo dei Da Camino con altri palazzi della zona della città sempre a ridosso del muro confinante con l'attuale Liceo Artistico; e ancora un "butto" (pattumiera medievale) riempito di cocci e vasellame vario scavato solo parzialmente e sempre a ridosso del muro confinante con il Liceo Artistico.

Come appare dalla foto si tratta di ritrovamenti in ottimo stato con una pavimentazione del 1.200 intatta. E la cosa viene ritenuta tanto rara che il Gruppo di Ricerche Treviso Sotterranea, con l'architetto Simone Piaser, e il Gruppo Speleologico Arianna, con Roberto Stocco e Massimiliano Zago, lanciano un appello: «Salvate almeno una parte dei ritrovamenti».

L'architetto Toni Follina, che ha la direzione dei lavori di piazza Botter, afferma di essere in attesa di un pronunciamento della Soprintendenza. «Avevamo da poco cominciato i lavori per la ripavimentazione della piazzetta - ricorda -. Nell'autorizzazione della Soprintendenza ai Beni architettonici c'era anche l'obbligo di fare riferimento alla Soprintendenza ai Beni Archeologici. Siamo stati seguiti negli scavi e sono venuti alla luce prima uno strato di ciottolato presumibilmente ottocentesco e poi delle fondamenta di quella che sembrerebbe essere una casetta medievale».

Dagli scavi è emerso che solo una piccola porzione di quello che c'è sotto piazzetta Botter è ancora in buono stato. «Per quasi tre quarti della superficie è tutto distrutto, perché nel passato gli scavi per gli impianti e per le cisterne del gasolio hanno rovinato quello che c'era. Ho preparato e inviato alla Soprintendenza tutta la documentazione necessaria e adesso attendo il pronunciamento». Tra le possibilità c'è quella che venga autorizzata la ripresa dei lavori di copertura della piazza una volta che i reperti saranno protetti e messi in sicurezza.

Marco Gasparin

Michele Miriade

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