lunedì 5 maggio 2008

Mestre - Una fornace romana sulla via del Passante, ma i lavori non si fermeranno

Mestre - Una fornace romana sulla via del Passante, ma i lavori non si fermeranno
Davide Tamiello
Sabato, 3 Marzo 2007 Il Gazzettino

Spunta un'antica fornace romana nel cantiere del Passante ma i lavori non si fermano. È dal 15 gennaio, secondo i residenti della zona, che gli archeologi al seguito di Veneto Strade lavorano nella zona di Vetrego, punto nevralgico della viabilità del futuro in quanto vi sorgerà la nuova rotonda di collegamento con l'autostrada. Solo ieri, però, si è venuto a sapere che l'équipe, nei giorni scorsi, ha rinvenuto nella zona Est una fornace del primo secolo dopo Cristo. Da più di un mese e mezzo, quindi, gli archeologi lavorano di fino con pennelli e spazzole per rinvenire i delicati resti dell'antica civiltà romana.

Una novità che non può sorprendere più di tanto: in fin dei conti il Miranese è famoso anche per il suo Graticolato. A detta delle prime indiscrezioni, tra le rovine sarebbero sbucati anche alcuni pesi da telaio, resti di forni, essiccatoi e laterizi, i mattoni impiegati nella tecnica edilizia romana per l'opera chiamata appunto "laterizia". I mattoni venivano realizzati con argilla, decantata e depurata in acqua e sgrassata con l'aggiunta di sabbia, secondo un procedimento simile a quello utilizzato per la ceramica. I laterizi erano quindi fatti seccare per qualche giorno, protetti dai raggi diretti del sole e, quindi, cotti in fornaci, la cui temperatura poteva raggiungere i 1000°. Appare alquanto sorpreso nell'apprendere la notizia il Sindaco di Mirano, Gianni Fardin: «È molto strano, noi sappiamo che a Vetrego esiste un sito di interesse storico, protetto anche del piano regolatore, ma non si trova in quel punto. Stando alle nostre mappe dovrebbe essere 500 metri più in là, più vicino alla Ferrovia. Quindi o le nostre carte sono sbagliate o si tratta di una zona nuova di interesse storico». A questo punto la domanda più scontata è: basterà il ritrovamento a fermare i lavori? «Non saprei, valuteremo il da farsi insieme alla Soprintendenza», continua il prima cittadino. «È importante - aggiunge Luigi Corò, consigliere comunale, tra i primi a venire a conoscenza della scoperta - che non si vada avanti con i lavori fino a quando non sarà riportato alla luce l'intero sito». La risposta non tarda ad arrivare e proviene direttamente da Veneto Strade. Per il commissario straordinario Silvano Vernizzi, infatti, i lavori non subiranno rallentamenti: «In tutti i cantieri del Passante abbiamo continuamente l'assistenza archeologica, come previsto dalla Soprintendenza. Quando ci sono dei ritrovamenti, (e ce ne sono stati diversi, un altro caso si è verificato a Mogliano) l'équipe effettua rilievi, fotografa i resti, li classifica e se questi non raggiungono un certo livello di importanza si provvede ad interrarli nuovamente. Le pietre romane rimangono lì. Fermare i lavori? non se ne parla, a meno che non salti fuori una villa romana».

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