sabato 10 maggio 2008

RIVIERA DEL BRENTA «A rischio il futuro delle ville»

RIVIERA DEL BRENTA «A rischio il futuro delle ville»
Gianluigi Dal Corso
Il Gazzettino (Venezia) Sabato, 6 Gennaio 2007

L’allarme viene dall’associazione che gestisce sei delle tredici dimore storiche visitabili

L’anno scorso c’è stato un calo nelle visite e la manutenzione è sempre più onerosa

Riviera del Brenta
Il 2007 non sarà sicuramente un anno facile per l'associazione "Nelle ville del Brenta", che gestisce 6 delle 13 ville storiche visitabili in Riviera del Brenta.Soprattutto a fronte delle critiche avanzate da alcune parti relative al minor numero di visitatori rispetto quanto preventivato.Un calo che, però, come tengono a sottolineare gli stessi aderenti all'associazione, non ha compromesso il bilancio, che anzi in controtendenza rispetto alle gestioni passate è andato in attivo."E' purtroppo vero, come sottolineato dal signor Ceccangeli - dicono - che abbiamo riscontrato un numero minore di presenze nelle ville da noi gestite rispetto alle aspettative e probabilmente questo è dovuto ad una scarsa campagna promozionale.Il punto sta proprio qui: da soli, finanziariamente, non siamo in grado di promuoverci. I comuni di Mira e Dolo, nei limiti consentiti dai loro bilanci, ci hanno fornito piccoli aiuti che ci hanno consentito di organizzare eventi come Ville al chiaro di luna, Note in viola, Emozioni in tango, Concerti dolesi, Biciclettata in villa ed altri ancora ma tutto il resto è rimasto sulle nostre spalle".Un aggravio non indifferente, che però non spaventa gli organizzatori, anzi li spinge a trovare nuove vie per la riscoperta di tesori storico architettonici che hanno fatto grande la Riviera del Brenta nel mondo.E lanciano una proposta: "Si è spesso parlato di creare una card per le ville, ebbene per le ville del nostro circuito il biglietto unico è una realtà ben consolidata. Grazie a noi oggi con 30,00 euro si possono effettuare visite accompagnate da un operatore nelle nostre 6 dimore scegliendo anche giornate diverse in cui potervi accedere. Tuttavia sono proprio le ville pubbliche che non hanno voluto aderire alla nostra iniziativa".Sottolineando come servano investimenti importanti per un rilancio dell'intero patrimonio artistico rivierasco, non solo da parte di Apt, ma soprattutto dalle associazioni di categoria che beneficiano della presenza turistica: "E' un bene che ci si preoccupi del recupero di quelle realtà che hanno gravi carenze strutturali, oramai per i proprietari i costi sono divenuti insostenibili.Basti pensare che con quello che si spende per ripassare il tetto si potrebbe comprare un appartamento in centro a Padova. I vincoli, oltre ai costi, scoraggiano le nuove generazioni dal farsi carico della manutenzione di dimore divenute ormai troppo onerose da finanziare, per non parlare dei furti che sono oramai all'ordine del giorno e scoraggiano anche i più coraggiosi mecenati".

Un messaggio chiaro, che spera di trovare le giuste corrispondenze per dare ancora un futuro alle ville della Riviera del Brenta.

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