martedì 20 maggio 2008

Le terre di Bassano prima del Castello

Il Giornale di Vicenza, Martedì 20 Maggio 2008
INCONTRI /2. STASERA A SAN PIETRO DI ROSÀ
Le terre di Bassano prima del Castello
Pubblicati gli atti del convegno che mette a fuoco la storia del territorio prima del Mille

Che cosa c’era nel territorio di Bassano prima di quel fatidico 998 che segna la sua nascita ufficiale? Una chiave di risposta sta nella presenza dell’antichissima chiesa di San Pietro in Paderno/Paerno a San Pietro di Rosà dove stasera alle 20.30 saranno presentati gli atti di una tre giorni di studio del territorio, svoltasi nell’aprile 2006 nella stessa chiesa, con sette interventi di storici e studiosi. “Terra Baxani. Bassano prima del Castello” era il titolo del convegno ed è quello degli atti, a cura del “Comitato di paese di San Pietro in Paerno”.
I contributi fanno luce sul territorio bassanese prima dell’XI secolo, prima cioè della nascita di Bassano partendo dagli scavi archeologici che da qualche tempo stanno interessando l’area rosatese ed estendendo lo sguardo ad aree limitrofe gravitanti nell’ambito bassanese.
In particolare il volumetto riporta gli interventi di Stefano Zulian “Tra archeologia e medievistica. Bassano prima del castello”, del prof. Paolo Miotto su “I rapporti dell’Abbazia di S. Pietro e S. Eufemia di Villanova con il Bassanese”, del prof. Stefano Tonietto sui “Siti di interesse storico e archeologico a Rossano Veneto” ed infine del prof. Giordano Dellai, autore di un saggio su “Friola e la Destra Brenta dalle origini al XIII secolo”. Ricerca documentaristica e scavo archeologico in una pubblicazione che stabilisce che nei secoli centrali del Medioevo tra Cartigliano e Rossano c’era un territorio conosciuto come Bassano (mentre il castello aveva sede in Margnano) e la sua chiesa era quella di San Pietro in Paerno. Notevole l’indagine della toponomastica e della viabilità, con un raffronto con il tempo presente. Il libro offre indizi e pone interrogativi, tra i quali il perché della scomparsa dal quadro agiografico bassanese dell’antico patrono, rimasto a rappresentare l’antichissima frazione di Rosà inserita al centro del reticolato della centuriazione romana dell’area pedemontana di sinistra Brenta.

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