venerdì 30 maggio 2008

VERONA - Area San Giacomo, rata da 15 milioni

VERONA - Area San Giacomo, rata da 15 milioni
di Enrico Giardini
giovedì 29 maggio 2008 cronaca pag. 10 L'ARENA

URBANISTICA. Approvata dalla Giunta la vendita del fondo rustico di Casa Pozza a San Martino Buon Albergo, il luogo dov’è nato e cresciuto il vescovo Zenti

Il Comune entra in possesso anche della seconda metà dell’area San Giacomo di Borgo Roma e potrà cominciare in quella i lavori per ricavarvi un parco pubblico, come già avvenuto per la prima metà, pagata 7,5 milioni di euro, già proprietà del Comune. Palazzo Barbieri ha infatti firmato il contratto preliminare con la Provincia e pagato la tranche di 15 milioni di euro per acquisire la seconda metà, che costa 26 milioni. Il Comune ne diventerà proprietario quando avrà versato anche le altre due tranche, di 6 milioni (l’anno prossimo) e di 5 (nel 2010).
Lo annuncia l’assessore comunale al patrimonio, Daniele Polato, che ieri ha fatto approvare in giunta anche la delibera di vendita, con asta pubblica, di un terreno comunale di 44.228 metri quadri del fondo rustico Casa Pozza, in Comune di San Martino Buon Albergo. Nel luogo dov’è nato e cresciuto il vescovo, Giuseppe Zenti. Il valore a base d’asta è di 6 milioni 634.200 euro, con rilancio iniziale obbligatorio non inferiore a un milione 327mila.
Con il medesimo provvedimento la giunta ha anche approvato di rimpinguare il Lascito Forti, di cui fa parte il fondo rustico in vendita, con immobili di pari valore e rendita, così come previsto dal regolamento dell’Eredità Achille Forti. Al Lascito verranno assegnati 49 alloggi di proprietà comunale, di cui 38 in via Campofiore e 11 in via Friuli, e 7 box auto.
«L’operazione immobiliare, oltre a consentire al Comune di incamerare fondi alienando un terreno che non produceva utili, presenta una duplice connotazione sociale: prima di tutto, a differenza della precedente amministrazione che ha venduto fondo Frugose senza assegnare il controvalore corrispondente, abbiamo provveduto a ripianare con equivalenti risorse il Lascito Forti, per ricostituirne la redditività e valorizzarne la finalità sociale, secondo quanto previsto dalle disposizioni testamentarie».
In pratica, con gli affitti ricavati dalla gestione dei 49 immobili, il Comune garantisce al Lascito Forti un proprio reddito, derivante da un patrimonio. Inoltre, prosegue Polato, «in accordo con il Comune di San Martino l’aggiudicatario del lotto, che ha destinazione urbanistica residenziale, avrà l’obbligo di costruirvi una struttura per servizi sociali che verrà assegnata all’Aias, l’Associazione italiana assistenza agli spastici».

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