giovedì 17 aprile 2008

Cavaion. Lo scavo sul monte fa discutere il paese

L'Arena, Giovedì 17 Aprile 2008
CAVAION. Eliminata una fetta del rilievo delle Bionde. La consigliere Tramonte: «Quella zona è sottoposta a vincolo»
Lo scavo sul monte fa discutere il paese
Nessun valore archeologico per la Soprintendenza. Il sindaco: «A lavori finiti l’area risulterà splendida»

Annamaria Schiano
Lo sbancamento del Monte delle Bionde, in via Grande, alle spalle del quartiere «Le Pezze», ha sollevato le proteste di molti cittadini. Tra loro anche l’architetto e consigliere comunale di minoranza, Sabrina Tramonte, che ha inviato una segnalazione a Soprintendenza ai beni ambientali ed architettonici di Verona, Soprintendenza Archeologica del Veneto, Corpo Forestale dello Stato e polizia locale di Cavaion.
Nella lettera la consigliera scriveva: «Sono iniziati lavori di scavo e sbancamento di parte del Monte delle Bionde. Il sito rientra sia nel vincolo ambientale-paesaggistico, sia in parte nel vincolo archeologico, per i ritrovamenti di un complesso insediativo preistorico rilevato nei sondaggi effettuati tra il 1999 e il 2002. Dalle risposte avute dai vari uffici comunali ho rilevato che i lavori di scavo sono stati effettuati senza alcuna autorizzazione».
Il 30 gennaio la Soprintendenza ai beni culturali e paesaggistici, nucleo operativo di Verona, ha risposto alla segnalazione di Tramonte: «Il dottor Luciano Salzani, funzionario archeologo di questa Soprintendenza, è stato informato sui lavori la sera di sabato 12 gennaio. La mattina del 13, ha eseguito un sopralluogo e ha incontrato sindaco e vicesindaco di Cavaion, ai quali ha richiesto di sospendere i lavori e di far eseguire dei sondaggi archeologici. I sondaggi sono stati eseguiti lunedì 14 dalla Società Archeologica Sap, che ha evidenziato la totale assenza di elementi di interesse archeologico all’interno dell’area attinente al progetto. Inoltre si precisa che l’area del Monte delle Bionde, non è sottoposta a vincolo archeologico e che il progetto approvato dal consiglio comunale non va ad interferire con le aree archeologiche indagate».
Ora i passaggi amministrativi: giusto tre anni fa, nell’aprile 2005, la giunta comunale aveva deliberato il progetto preliminare per l’istituzione di un parco verde di 10 mila mq sul monte delle Bionde, con all’interno il sito archeologico, da reallizzare entro l’anno. «Parco che sarà finanziato con mutuo e contributo regionale, per una spesa di 164 mila euro», aveva promesso il sindaco Lorenzo Sartori. Poi il Consiglio comunale approvava il progetto della costruzione di un asilo nido ai piedi del monte nei terreni di proprietà comunale. Parte così l’iter per l’approvazione del progetto definitivo che non si è ancora concluso, poiché il 14 marzo 2008, la giunta ha deliberato una variante al progetto, che sposta di circa 10 metri l’edificio che dovrà essere costruito e aggiunge un magazzino al piano interrato. Ora la variante dovrà passare al voto del Consiglio comunale per l’approvazione finale del progetto definitivo-esecutivo. «Bisognerà poi indire il bando d’appalto e i lavori partiranno a metà anno», spiega il sindaco. Dunque molti cittadini si sono chiesti perché il Comune abbia spianato il monte quando ancora deve essere approvato definitivamente il progetto e i lavori partiranno fra mesi, «tirando giù», hanno denunciato, «una fetta di 15 metri di monte».
Interrogativo girato al sindaco: «Abbiamo preparato il terreno per la costruzione dell’asilo nido ed è stata tolta una piccola sezione laterale del monte, poiché ricadeva troppo a ridosso della lottizzazione ed è stata fatta una pulizia dell’area bassa sotto il monte. La parte archeologica non è stata toccata, come rilevato anche dalla Soprintendenza».

Nessun commento: