mercoledì 23 aprile 2008

Scavi di tombe dei Celti Polemica sui fondi persi

Scavi di tombe dei Celti Polemica sui fondi persi
Giorgio Bovo
Domenica 16 Settembre 2007 l'Arena

POVEGLIANO. Due consiglieri di An chiedono spiegazioni sul sito di Madonna dell’Uva Secca

La Regione non dà i soldi pari a due terzi della spesa «Il progetto del Comune è arrivato fuori termine»

Scoppia la polemica per il mancato finanziamento da parte della Regione dello scavo archeologico all’Ortaia di Madonna dell’Uva Secca. La contestazione viene mossa dai consiglieri di Alleanza Nazionale Pietro Guadagnini ed Edoardo Zanotto non sulla validità dell’operazione, che anzi viene ritenuta molto interessante, ma sul mancato arrivo di contributi regionali. Intendono fare chiarezza su quanto accaduto e puntano il dito accusatore contro l’Amministrazione comunale, richiamando le comunicazioni della Regione. La domanda di contributo inoltrata dal Comune non viene accolta in quanto priva del progetto scientifico e delle autorizzazioni necessarie e sono concessi dieci giorni per presentare osservazioni. Il Comune trasmette le integrazioni (progetto scientifico e convenzione) che sono dichiarate dalla Regione «non accoglibili in quanto trasmesse dopo la scadenza dei termini previsti per la presentazione delle domande».
Guadagnini, per il quale «c’era la possibilità di ricevere i due terzi della spesa, come successo ad altri Comuni», chiede «se i lavori siano stati portati a termine o se siano stati sospesi per mancanza di fondi e, dal momento che l’importo dei lavori era di 33.000 euro (come si evince dalla delibera di contributo della Provincia), e da quest’ultimo ente sono arrivati solamente cinquemila euro, chi abbia pagato gli eventuali altri 28mila euro».
Gli risponde l’assessore Franco Residori: «Il progetto degli scavi archeologici si articola su tre anni. La richiesta di contributi era doverosa e le integrazioni sono state trasmesse entro i termini concessi dalla Regione. È significativo evidenziare che, sentito il parere della Regione, è difficile che l’avvio di uno scavo possa catalizzare subito interessanti finanziamenti e che lo scavo diventa finanziabile quando c’è la sicurezza di ritrovamenti archeologici e della loro peculiarità». L’assessore ribadisce poi la grande valenza dello scavo e aggiunge che «le richieste di contributo verranno presentate il prossimo anno tenendo in grande conto l’eccezionalità dei ritrovamenti di quest’anno. Il preventivo di spesa sottopostoci era di iniziali 33mila euro e per il 2007 è stato preventivato a carico del Comune un costo di 21mila euro che andrà coperto con fondi propri di bilancio. Siamo riusciti a contenere i costi solo con l’aiuto di numerosi volontari esperti ed appassionati».
Guadagnini e Zanotto imputano all’amministrazione comunale scarso peso politico: «Riteniamo questo mancato finanziamento uno smacco pesante per il nostro Comune, che dimostra come la totale mancanza di collegamenti con gli enti superiori sia sinonimo di pochezza politica e scarsa attenzione». Così replica il sindaco Anna Maria Bigon: «Sono stati ottenuti molti contributi per altri servizi anche in misura maggiore rispetto ad altri comuni. Ritengo comunque che tutti dovrebbero concorrere per ottenere vantaggi a favore del proprio paese e, per quanto mi riguarda, vista la regolarità della procedura, non si tratta certo di pochezza politica».
Dagli scavi dell’Ortaia a Madonna dell’Uva Secca è emerso un consistente gruppo di tombe di 2150 anni fa. Partecipano ai lavori specialisti europei della civiltà celtica: oltre a quella bolognese, anche l’università di Budapest con il professor Miklos Szabo, la Soprintendenza del Veneto e di Verona con Giuliano De Marinis e Luciano Salzani.

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