martedì 22 aprile 2008

GARDA. Pace fatta con i Salesiani La Rocca sarà del Comune

GARDA. Pace fatta con i Salesiani La Rocca sarà del Comune
Annamaria Schiano
Martedì 22 Aprile 2008 L'ARENA

Si chiude una difficile trattativa durata anni. Oggi il passaggio della delibera in Consiglio comunale

Il sindaco: «C’è stata molta disponibilità, il prossimo passo sarà la valorizzazione dell’area archeologica»

Pace fatta tra Salesiani e Comune per la vendita della Rocca. Oggi, infatti, il consiglio comunale porrà la parola fine alla tormentata trattativa, deliberando l’acquisizione dei terreni dall’Istituto Salesiano Don Bosco.
«Siamo giunti finalmente al termine», spiega il sindaco Davide Bendinelli: «Portiamo in Consiglio la delibera che autorizza il Comune a procedere all’atto notarile di acquisizione. L’accordo definitivo prevede che il Comune acquisti 52 mila metri quadrati di terreni distribuiti sulla sommità della Rocca, riducendo di 11 mila metri quadrati la superficie prevista inizialmente. Questi 11 mila metri a noi non interessano perché sono sostanzialmente area boschiva, e rimarranno ai Salesiani che saranno liberi di venderli al privato con cui si erano impegnati».
«La spesa sarà di 45 mila euro, cioè 8 euro e mezzo al metro. L’accordo raggiunto è soddisfacente», sottolinea il sindaco, «quindi mi sento di ringraziare don Romano Bettin per la disponibilità. Ora dopo la deliberazione del Consiglio, il segretario comunale predisporrà la documentazione per l’atto di rogito e nell’arco di un mese saranno acquisiti i terreni». «Poi, appena riusciremo a reperire altri fondi», conclude Bendinelli, «penseremo alla valorizzazione del sito archeologico e dell’ambiente naturale della Rocca».
Tutto bene quel che finisce bene, dunque, anche se non sono mancate scintille tra il direttore dei Salesiani e il sindaco di Garda, in un passaggio di proprietà trascinatosi per anni, tanto che l’istituto Don Bosco ad un certo punto, stanco di aspettare, aveva stipulato un accordo di affitto e di successiva vendita con un agricoltore. Così sono cambiate anche le cifre, visto che l’agricoltore offriva il doppio del Comune di Garda. Nel 1998 infatti, i Salesiani avevano offerto i terreni della Rocca al comune, proponendo la vendita di 63 mila e 765 metri quadrati a un prezzo scontato di 30 mila euro. Proposta che però non si era mai trasformata in atto formale. «Sono 30 anni che i Salesiani vogliono liberarsi della Rocca perché non vogliono più avere la responsabilità di quello che vi accade sopra: vi si radunano gruppi di giovani, si ubriacano, fanno fuochi, si trovano siringhe e con il grande pericolo che qualcuno cada giù», aveva continuato a ripetere don Romano Bettin. Quindi aveva colto l’offerta di un privato che metteva sul tavolo il doppio del prezzo pattuito con il comune. Da quel momento però Bendinelli aveva ripreso la trattativa, non accettando di veder finire in mani private, la collina storica di Garda, dove sulla sommità sono emersi i resti archeologici dell’antico castello dove la Regina Adelaide venne imprigionata da Berengario II.
Scavi cofinanziati dai comuni di Garda, Bardolino e Provincia di Verona, per 700 milioni di lire dell’epoca. Soldi utilizzati per le ricerche archeologiche, dal 1999 al 2005. Nel 1999, infatti, in occasione della ricorrenza dei mille anni dalla morte della Regina Adelaide (999), era nato il progetto di ricerca delle tracce dell’antico castello. Nel 2005, poi fu anche pubblicato il libro «Archeologia a Garda e nel suo territorio», dove sono descritte le tappe dei ritrovamenti archeologici: tre cinte murarie, un’area di edifici pubblici del castello, una chiesa con mosaici e un’area cimiteriale. Lavori di ricerca che sono fermi da tre anni, con i ritrovamenti esposti alle intemperie. Ai lavori di indagine, è legato il progetto di istituzione di un parco archeologico, in collaborazione tra i comuni di Bardolino e Garda: denominato appunto «Progetto Regina Adelaide».

Nessun commento: