lunedì 28 aprile 2008

Valpolicella. «Non devasteremo il nostro territorio»

Valpolicella. «Non devasteremo il nostro territorio»
Camilla Madinelli
L’Arena 3/8/2007

«Al ministro Rutelli ho già scritto io» : reagisce così, a botta calda, il sindaco di Negrar Alberto Mion alla notizia che un gruppo di associazioni ha spedito al vice presidente del consiglio un lettera-appello lamentando la cattiva gestione del territorio della Valpolicella e invocando un intervento del governo.
«Al ministro ho inviato da tempo il masterplan», spiega Mion, «cioè il piano di riqualificazione redatto per dare un volto nuovo al capoluogo e per inserire il tanto contestato intervento dei nuovi campi sportivi in un'ottica generale di miglioramento. Sono certo che Rutelli, amministratore per lunghi anni, saprà apprezzare il nostro lavoro; a breve poi illustreremo il piano anche ai cittadini, affinchè condividano con noi amministratori il futuro di Negrar».
Ed è proprio al futuro che il sindaco Mion vuole guardare, senza dimenticare o negare un passato dalle molte ombre di cui oggi sono ben visibili i segni nel territorio. «Certamente nel passato sono stati fatti molti errori: ricordo che la lottizzazione di Montericco è stata approvata nel 1975 e che altre aree citate nella lettera, come Costeggiola e la collina di San Vito, risalgono agli anni Ottanta. Ma è ora di finirla di associare brutture e decisioni di vent'anni fa al presente. L'attuale amministrazione è stata eletta dai cittadini sulla base di un programma elettorale che prevedeva tre priorità che la dicono lunga sulla voglia di cambiare: realizzazione di interventi finalizzati ad assicurare miglior vivibilità e maggior decoro dell'ambiente; individuazione di un'area idonea e realizzazione di nuovi campi sportivi per il capoluogo; graduale recupero di villa Alberti-ni. Ci stiamo quindi muovendo in coerenza con quanto promesso agli elettori».
Parla sempre al plurale, Alberto Mion. Ci tiene a sottolineare che «le idee e i progetti che stiamo portando avanti non sono del sindaco ma di tutta l'amministrazione» e «dimostrano una spiccata sensibilità verso l'ambiente».
Qualche angolo della Valpolicella è stato rovinato o porta i segni di scelte infelici? Continuare a girare il coltello nella piaga, sostiene Mion, non fa bene alla Valpolicella e ai numerosi operatori economici, dal turismo all'enogastrono-mia alla viticoltura, che cercano con le amministrazioni di promuovere il territorio.
«Ora mi chiedo: dov'erano queste associazioni ambientaliste quando sono stati approvati i vecchi strumenti urbanistici? Notiamo una certa incongruenza tra l'altisonanza di certe dichiarazioni e il basso profilo delle proposte concrete. E che dire del proprietario di Villa Bertoldi, firmatario del documento, che da trent'anni ha lasciato nel più completo abbandono la struttura?» Poi Mion rincarala dose: «Nessuno dei firmatari è residente a Negrar: a che titolo pensano di poter rappresentare la cittadinanza e le sue istanze? Solo su un'affermazione sono d'accordo con i sottoscrittori della lettera: quella che l'arroganza rovina la Valpolicella. Parlo dell'arroganza di quelle persone che neppure abitano in valle e pensano di dover insegnare tutto a tutti, amministratori compresi».

Impianti sportivi al posto dei vigneti
Al centro della polemica tra l'amministrazione e le associazioni c'è da tempo la realizzazione dei nuovi impianti sportivi del capoluogo nelle vicinanze della storica villa Bertoldi. Il Comune aspetta dalla Regione Veneto, dal giugno 2005, l'approvazione di una variante per destinare un'area agricola a zona servizi e realizzarci i nuovi campi da gioco: 26 mila metri quadrati oggi coltivati a vigneto ospiterebbero un campo da calcio regolamentare, uno di allenamento e un campo da tamburello; inoltre c'è spazio anche per tribune armonizzate con l'ambiente, spogliatoi e parcheggi sotterranei, percorso pedonale e ciclabile.
Il Comune ha stipulato un accordo con un privato che prevede in cambio della cessione dell'area l'utilizzo di 13 mila metri quadrati a fini residenziali e abitativi. «Nessuno dei firmatari della lettera però ha mai chiesto di vedere i progetti», sostiene il sindaco Mion.
Dal canto suo l'assessore allo sport Valentino Viviani aggiunge: «Negrar ha bisogno di nuovi impianti sportivi e crediamo profondamente nell'importanza di questo progetto, che riguarda l'attività sportiva e la sua valenza sociale e ricreativa. La localizzazione è stata studiata a fondo e il progetto ha preso in considerazione ogni minimo aspetto per essere il più rispettoso possibile dell'ambiente e della zona adiacente alla villa».

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