venerdì 11 aprile 2008

Mestre «Si consuma troppo territorio»

Mestre «Si consuma troppo territorio»
M.Za.
Corriere del Veneto 10/04/2008

MESTRE - «Ho solo una domanda da porre sul quadrante di Tessera: perché? Perché si è sentita la necessità di varare un piano così mastodontico su di un'area relativamente intatta quando c'è la distesa avvelenata di Porto Marghera che nessuno si sogna di toccare che aspetta solo di essere bonificata?».
Massimiliano Fuksas, architetto con all'attivo complessi articolati come la nuova Fiera di Milano a Rho-Pero e anche piani urbanistici come quello di «FrankfurtHochVier» a Francoforte boccia la Marco Polo city.
Cosa c'è di sbagliato in una scelta che molti definiscono strategica?
«E' sbagliata la scelta dell'area. Lo sviluppo corretto è nella parte opposta della terraferma, Porto Marghera, che va smantellata e riconvertita. Il problema è che nessun amministratore ha mai voluto prendersi la briga di favorire davvero le costose bonifiche. Su Marghera c'è sempre silenzio e sembra un patto di omertà».
Qual è lo svantaggio di realizzare stadio, casinò e attività commerciali vicino all'aeroporto?
«I problemi sono due, da un lato stiamo consumando territorio, dall'altro il rischio che la qualità edilizia sia pessima e molto alto. Mi spiego: Stiamo erodendo il territorio lentamente ma in maniera costante per dare spazio alle speculazioni. In questo senso, con una prospettiva tanto abbondante di spazi si finirà col costruire solo schifezze e sarà una perdita per tutti noi, per chiunque arrivi a Venezia dal cielo, ad esempio. Quel territorio frastagliato che accoglie chi atterra al Marco Polo è una cosa bellissima che andrà persa».

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